La Marcianò appena notificatale il documento ha abbandonato l’aula di Palazzo San Giorgio
E’ stata notificata ieri, prima della seduta del primo consiglio comunale dalla Prefettura, la sospensione per la consigliera, come previsto dalla Legge Severino, Angela Marcianò, candidata a sindaco alle ultime elezioni comunali perché condannata nel processo col rito abbreviato per l’affidamento dell’Hotel comunale Miramare, dove con il rito ordinario sono imputati quasi tutti gli assessori della prima giunta Falcomatà primo cittadino compreso.
La Marcianò appena notificatale il documento ha abbandonato l’aula di Palazzo San Giorgio. Al suo posto adesso subentrerà, Filomena Iatì, la più votata della lista. A stretto giro, sul suo profilo Facebook ha pubblicato un post, in merito alla vicenda:“è arrivata la mia sospensione da consigliere comunale della nostra città.
Non merita alcun commento la tempistica e le modalità che sono state scelte, totalmente irrispettose della Persona e degli Elettori. Ho appreso la notizia, per caso, poco prima dell’avvio dei lavori della prima seduta del consiglio comunale, da un vociare nei corridoi di Palazzo San Giorgio.
Ho subito immaginato il “siparietto” che si stava preparando a mio danno, volto esclusivamente a mortificarmi e recandomi prontamente dal Segretario Generale, ho fatto in modo di evitarlo. Questo mi convince ancora di più della bontà del mio comportamento quando ho deciso di denunciare i veri responsabili della vicenda Miramare.
Pronta a subire questa ingiustizia che però dovrà servire a far emergere la verità! Se qualcuno pensa di destabilizzarmi e di mettermi a tacere, evidentemente non mi conosce. In questi mesi Filomena Iatì sarà la voce della nostra forza politica. Noi non saremo minoranza ma opposizione vigorosa e intransigente”.