Il costo dell'opera ovviamente è molto inferiore, circa un decimo di quando affermato strumentalmente, e comprende tutti i costi di realizzazione,
Si urla allo scandalo da qualche giorno a Reggio Calabria. Uno scandalo economico che in un momento così drammatico brucia ancora di più. Il motivo? il presunto costo di due murales che si stanno realizzando in una zona della città e che inaugura sarannoti domani 25 aprile. “Assurdo ma vero. Si fa stento a crederci, eppure è la verità, nero su bianco sulla
delibera di Giunta comunale n.67 del 7 aprile 2021: in un periodo così drammatico per Reggio e per il mondo intero, l’Amministrazione Falcomatà ha speso 210mila euro per un murales. Uno smacco alla povertà, al disastro in cui versa la Nostra Città, l’ennesimo sperpero di denaro pubblico.” Tuonano i consiglieri di Forza Italia dai banchi dell’opposizione.
L’affondo dell’opposizione
“È un’opera per la cui realizzazione la Giunta Falcomatà ha impegnato una cifra spropositata per “festeggiare” il 25 aprile più sommesso dai tempi della Repubblica. Tutto ciò al fine di promuovere “la promozione dei valori della Resistenza verso i più giovani […] attraverso un linguaggio figurato e mezzi di comunicazione immediati […] favorendo una fruizione comunicativa popolare ed istantanea. Non contestiamo tanto la forma quanto il costo eccessivo utilizzato per giustificare la realizzazione di queste opere, realizzate per giunta sulle facciate di case popolari cadenti, che avrebbero certamente bisogno di ben altri interventi manutentivi.” – concludono.
Caos social
E naturalmente su queste dichiarazioni l’opinione pubblica si è spaccata tra chi difende l’arte “a qualsiasi costo” e chi ha commentato indignato il “costo spropositato”. Un caos e un caso social che in poche ore ha scatenato migliaia di commenti scandalizzati, indignati rispetto alla cifra “saltata fuori” per la realizzazione delle grandi opere.
Le dichiarazioni del comune
A chiarire ogni dubbio, ieri sera, una nota stampa dell’assessore alla cultura Rosanna Scopelliti che dichiara: “Pur di sminuire l’opera che sta prendendo vita qualcuno sostiene che questo intervento abbia avuto un costo di 210 mila euro. Assurdo e inaccettabile. Inaccettabile per un solo, semplice, banale motivo: perché è falso. Il costo dell’opera ovviamente è molto inferiore, circa un decimo di quando affermato strumentalmente, e comprende tutti i costi di realizzazione, che sono per lo più costi vivi per il materiale ed i mezzi che servono per realizzare i murales. Inoltre, con la massima trasparenza il rendiconto finale sarà reso pubblico non appena disponibile”.
La delibera di giunta
“Eppure – prosegue Scopelliti – sarebbe bastato leggere l’estratto della delibera del 7 aprile, che in queste ore viene pubblicato online assieme alla nota nella quale si specula sul nostro operato. In questa delibera
c’è scritto infatti che l’intervento rientra tra le finalità previste da una scheda finanziaria che prevede un importo complessivo di 210.000 euro. Ma questo non è il costo dei i due murales, che come ho detto prevedono una spesa di circa un decimo di quanto strumentalmente riportato”. Insomma tutto chiaro, l’intervento rientra in una scheda dei patti per il sud del valore complessivo del valore di 210 mila e presto verrà reso noto il costo effettivo che dovrebbe essere secondo quanto dichiarato di circa 21mila euro.