Falcomatà:"ancora una volta a rimetterci sono i docenti, il personale e soprattutto gli studenti e le loro famiglie"
Ancora caos sulla data della riapertura delle scuole. Caos tra le regioni che propongono lunghi rinvii, altre che in accordo con il ministro dell’istruzione Azzolina confermano in maniera assoluta il 7 gennaio. Mentre slitta, decisione presa stanotte, per l’11 per il 50% (studenti delle superiori, ma sarà solo l’andamento dell’8 a stabilirlo con sicurezza) e resta per il 7 (elementari e medie). Decisione arrivata dopo una lunga contrattazione e molti confronti accesi tra le parti. Insomma un gioco di numeri che crea molta ansia e preoccupazione soprattutto nelle famiglie. Caso a parte la Calabria, il presidente f.f. Spirlì chiude le scuole di ogni ordine e grado dal 7 gennaio puntando sulla didattica a distanza e tutela dei ragazzi, è lui stesso a renderlo noto con un video messaggio su facebook.
Caos inaccettabile
Anche il sindaco Giuseppe Falcomatà si è espresso in tal senso in un post: “ancora una volta a rimetterci sono i docenti, il personale e soprattutto gli studenti e le loro famiglie. E’ una cosa inaccettabile. Su temi importanti come quello della scuola non possiamo assistere al balletto mediatico dei favorevoli e dei contrari. Come sindaci chiediamo al Governo chiarezza, da subito.”