Reggio Calabria. Rione Marconi, branchi di topi in libertà

Reggio Calabria. Rione Marconi, branchi di topi in libertà

Mario Meliado

Reggio Calabria. Rione Marconi, branchi di topi in libertà

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sabato 22 Ottobre 2022 - 17:30

Folle degrado nel quartiere preda di tonnellate di rifiuti e di frequenti, giganteschi roghi d'immondizia. Domenica 23, "controffensiva" delle associazioni

REGGIO CALABRIA – Uno dei “rioni minimi” di Reggio Calabria, nella zona Sud della città. Parliamo del rione Marconi, quartiere storicamente ‘difficile’, assurto agli onori della cronaca soprattutto per le immani cataste di spazzatura e i frequentissimi, giganteschi incendi di rifiuti che si sono sovrapposti a una “piazza di spaccio” purtroppo notoriamente molto attiva.

Lo scempio

Le tonnellate e tonnellate di spazzatura spesso abbandonate a casaccio – e ovviamente ben lontano dai cassonetti, pur reintrodotti nel quartiere dopo gli anni della raccolta differenziata “dura e pura” – ora hanno lasciato spazio libero a nutritissimi branchi di topi: il degrado completo è servito.

La “controffensiva” delle associazioni

Giusto nella mattina di domani – domenica 23 ottobre -, su input della sezione Anpi “Ruggero Condò”, dell’associazione “Cuore di Medea”, del Csoa “Angelina Cartella” e del collettivo “Le Api” a partire dalle 8,30 si snoderà nel rione l’articolatissima manifestazione Rifiutiamo i rifiuti: contro la trasformazione del rione Marconi in discarica.

Alle 8,30 avrà inizio la pulizia collettiva al “Giardino dei Partigiani”. Alle 11, seguirà un’assemblea degli abitanti del rione minimo.
Nel pomeriggio, per le 17,30 è invece in programma il confronto con gli esponenti dell’Amministrazione comunale che vorranno interloquire con la cittadinanza.

«Le nostre realtà non sono solo sensibili alle tematiche dell’ambiente in senso lato – si legge in una nota -, ma sono anche composte di persone che vivono o sono cresciute in quel rione, d’associazioni che lì hanno la loro sede; e chiaramente questo produce senso d’appartenenza e una nostra identità. Non possiamo accettare che il Marconi sia trasformato in una discarica a cielo aperto, ma provaimo a darci degli input per attivare la ricostruzione di una comunità capace di salvaguardare un quartiere vivibile e vissuto».

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