Sequestrati oltre 270 kg di cocaina purissima al porto di Gioia Tauro

Sequestrati oltre 270 kg di cocaina purissima al porto di Gioia Tauro

Autore Esterno

Sequestrati oltre 270 kg di cocaina purissima al porto di Gioia Tauro

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mercoledì 17 Luglio 2019 - 08:59

Un nuovo  ed importante colpo è stato messo a segno dai militari del Comando Provinciale Reggio Calabria in sinergia con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Gioia Tauro.

In un container trasportante cotone in transito nello scalo calabrese, proveniente dal Guatemala e avente come destinazione finale Valencia, sono stati individuati e sequestrati  270 chilogrammi di cocaina. La droga era suddivisa in diversi cartoni di ananas e avrebbe fruttato circa 55 milioni di euro, una volta tagliata fino a 4 volte ed immessa sulle piazze di spaccio italiane ed europee per la  vendita al dettaglio.

Questo importante risultato è stato ottenuto attraverso una complessa attività di indagine eseguita tramite analisi di rischi e riscontri  fattuali da parte della Guardia di Finanza su 2000 contenitori provenienti dal Sud America e  supportata dalle sofisticate apparecchiature scanner in dotazione all’Agenzia delle Dogane  e dei Monopoli. In questo modo è stato possibile selezionare il container positivo contenente il prezioso oro  bianco, occultato tra la merce lecitamente trasportata e pronto per essere recuperato dai  destinatari del carico.

IL BUSINESS DELLO SPACCIO IN ITALIA, DATI E NUMERI IN ITALIA

L’Osservatorio Europeo delle Droghe e delle tossicodipendenze (EMCDDA) nella sua “Relazione Europea sulla Droga 2019” ha fornito un quadro allarmante: quasi quattro milioni di persone hanno fatto uso di cocaina nell’ultimo anno.

Nel nostro paese l’1,7 % della popolazione tra i 15 e i 34 anni consuma cocaina e circa 70 mila persone sono state trattate per tossicodipendenza (33% per cocaina) con costi elevatissimi per la sanità pubblica, costi “sociali”, direttamente o indirettamente, a carico della collettività. In aggiunta, i dati dimostrano come il narcotraffico abbia un rilievo macro-economico enorme: il conseguente giro di affari a livello globale, infatti, supera i 560 miliardi di euro e in Italia i 30 miliardi di euro, circa il 2% del PIL nazionale. Gli utili, pari a circa il 90% del fatturato complessivo generato da questo “business”, vengono infatti reinvestiti e riciclati sul mercato, inquinando l’economia legale e danneggiando gli imprenditori che onestamente svolgono ogni giorno la propria professione nel pieno rispetto delle regole.

Dario Rondinella

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