Reggio Calabria. Sesso con minori, arrestato nuovamente il sacerdote don Felice La Rosa

Reggio Calabria. Sesso con minori, arrestato nuovamente il sacerdote don Felice La Rosa

Dario Rondinella

Reggio Calabria. Sesso con minori, arrestato nuovamente il sacerdote don Felice La Rosa

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venerdì 11 Settembre 2020 - 08:29

Reato nuovamente commesso nel 2016 e condannato in via definitiva a 2 anni e 4 mesi di reclusione.

Don Felice La Rosa, l’ex parroco di Zungri, in provincia di Vibo Valentia, è stato nuovamente arrestato e posto agli arresti domiciliari. Il parroco, secondo gli inquirenti , lo scorso anno era stato sorpreso da agenti di polizia di Gioia Tauro, in auto, tra Rosarno e San Ferdinando, mentre abusava sessualmente, in seguito a pagamento, di un sedicenne bulgaro. Reato nuovamente commesso nel 2016 e condannato in via definitiva a 2 anni e 4 mesi di reclusione.

Il comunicato della Questura di Reggio Calabria

Personale della Sezione Investigativa del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Gioia Tauro, con il supporto di personale della Squadra Mobile di Vibo Valentia, ha tratto in arresto don Felice La Rosa, sacerdote, in esecuzione dell’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa in data 08.09.2020 dal GIP presso il Tribunale di Reggio Calabria, Dottoressa Giovanna Sergi, su richiesta del Procuratore della Repubblica Giovanni Bombardieri, a seguito di indagini coordinate dal Procuratore Aggiunto Gerardo Dominijanni e dal sostituto Procuratore Marco Lojodice.

Le investigazioni hanno preso avvio da un controllo su strada, in occasione del quale gli investigatori notavano l’autovettura condotta dal sacerdote con a bordo anche tre ragazzi bulgari minorenni. Da siffatto controllo e dall’atteggiamento sospetto del sacerdote prendevano avvio mirate investigazioni che permettevano di comporre un quadro di gravissimi episodi di prostituzione minorile posti in essere dal sacerdote nelle zone di San Ferdinando e Rosarno (ove adescava le vittime minorenni in cambio di piccole somme di danaro) in danno di altrettanti ragazzi, la collaborazione dei quali contribuiva a disvelare l’esistenza dei reati oggetto di odierna contestazione. Dopo le formalità di rito egli è stato riaccompagnato presso la propria abitazione e colà ristretto agli arresti domiciliari.

Un commento

  1. Antonino Navarria 13 Settembre 2020 22:02

    Al prete spero che venga tolta oltre che l’abito talare ogni sorta di dignità umana, ed insieme quei mascalzoni che in abiti ecclesiastici devono vigilare e neutralizzare questi esseri immondi, ed invece trovano protezione alle loro malefatte proprio nella chiesa, dai loro vescovi e vicari.
    Sono afflitto invece per quei ragazzi che in uno stato di forte disagio vengono abusati da chi invece con la parola di Dio dovrebbe essere di aiuto, auguro a quei ragazzi ogni bene e che il buon Dio possa rimuovere dalla loro mente ogni male ricevuto

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