Confesercenti Reggio Calabria chiede quindi che l’Esecutivo invii un segnale forte alla città per far si che agli annunci seguano fatti concreti
REGGIO CALABRIA – “Reggio Calabria non è più un Ente strutturalmente deficitario“. Inizia così la considerazione del presidente di Confesercenti, Claudio Aloisio, per poi terminare con un appello all’Amministrazione comunale. “Era stato annunciato le scorse settimane e, a fronte dei dubbi avanzati da rappresentanti della minoranza in Consiglio su alcune incongruenze documentali, è stato nuovamente confermato a chiare lettere e senza possibilità di altra interpretazione dall’Assessore alle Finanze Irene Calabrò. Stante così le cose, e non abbiamo motivo di credere il contrario, il Comune non deve più sottostare ai vincoli che ad oggi ne hanno ingessato l’azione amministrativa potendo, quindi, attuare una serie di azioni fino ad oggi precluse.
Tra i vari impedimenti che vengono a cadere anche quello riguardante l’obbligo di mantenere i tributi
locali al massimo delle tariffe. Una condizione che ben conoscono imprese e famiglie costrette a
pagare cifre spropositate per servizi sicuramente non all’altezza, giusto per usare un eufemismo.
Per tali motivi, ci aspettiamo che l’Amministrazione, dopo l’annuncio del superamento un traguardo
così importante, sia consequenziale e provveda nell’immediato ad abbassare i tributi comunali: Tari,
Imu, canone idrico, occupazione suolo pubblico e quant’altro, portandoli a livelli accettabili che
tengano conto della “qualità dei servizi non certo eccelsa” e della drammatica situazione economica
della città.
Proprio perché sui bilanci ciò che contano sono i numeri e non le interpretazioni, non si può non tenere
in considerazione l’enorme mole di “crediti difficilmente esigibili” presenti nel rendiconto, equivalenti
a oltre mezzo miliardo di euro che sono, al netto di coloro che non pagano pur potendolo fare e che
devono essere perseguiti con efficacia e celerità, la rappresentazione plastica della difficoltà di imprese
e famiglie nel sostenere una pressione fiscale intollerabile che frena economia e crescita.
Come Confesercenti Reggio Calabria chiediamo quindi che l’Esecutivo invii un segnale forte alla città
per far si che agli annunci seguano fatti concreti: si abbassino i tributi, si supporti tangibilmente un
tessuto imprenditoriale in enorme difficoltà, si dia una boccata di ossigeno alle famiglie già gravate
dalla povertà endemica e dagli aumenti dovuti all’instabilità energetica e geopolitica. Si agisca ora che
le norme lo consentono e lo si faccia in fretta. La nostra comunità non può più aspettare”.