"Abbiamo scelto la via del Piano di ammortamento che anticipa l'estinzione dei mutui concentrandoci sulla volontà di accorciare i tempi del debito"
REGGIO CALABRIA – Passa in consiglio comunale l’unico punto all’ordine del giorno con 15 voti a favore e 10 astenuti la proposta di rinegoziazione mutui con Cassa Depositi e Prestiti già approvata in commissione bilancio qualche giorno fa. Si arriva così, alla riduzione di tre anni sull’estinzione di circa 470 prestiti, l’ultimo dei quali contratto dai Commissari prefettizi che hanno guidato l’ente all’indomani dello scioglimento per mafia.
L’assessora al Bilancio, Irene Calabrò ha sottolineato «l’importanza del provvedimento che comporta la riduzione del costo dell’indebitamento, benefici certi per le future generazioni e, nell’immediato, libera circa 3 milioni di risorse nella disponibilità dell’amministrazione comunale. Abbiamo scelto la via del Piano di ammortamento che anticipa l’estinzione dei mutui – ha spiegato- concentrandoci sulla volontà e la possibilità di accorciare i tempi di un debito da 106 milioni, maturato negli anni antecedenti il 2012 e spalmato, inizialmente, fino al 2040. Una possibilità prima impensabile ed oggi realizzabile soltanto grazie al lavoro che segue le linee di mandato del sindaco Falcomatà, con il facente funzioni Brunetti in continuità, che ha portato l’Ente a riavere cassa, finanze e disponibilità». Nel corso del dibattito, i consiglieri di maggioranza hanno stigmatizzato il voto di astensione del centrodestra su «un’operazione finanziaria a costo zero che comporta soltanto risparmi e benefici per le generazioni a venire».
Rione Marconi e sicurezza
Il sindaco facente funzioni del Comune di Reggio Calabria, Paolo Brunetti, intervenuto poi nel corso del consiglio comunale odierno, ha messo un punto su alcune questioni sollevate dalla minoranza «Ieri – ha spiegato – abbiamo preso parte ad una proficua assemblea dei residenti del Rione Marconi, apprezzando l’impegno di quanti, soprattutto giovani e giovanissimi, si sono dati da fare per riconsegnare decoro ad una parte del quartiere dando dimostrazione di attaccamento e rispetto delle regole. È una zona difficile della città, al pari di Arghillà e Ciccarello. Non stiamo di certo a guardare, anzi. Il nostro impegno, piuttosto, è rivolto a sanare una realtà difficile soprattutto in termini di smaltimento dei rifiuti e welfare. Abbiamo predisposto più controlli con i vigili urbani e non manca mai il supporto delle altre forze dell’ordine.”
Piazza De Nava
Quindi, l’obiettivo di Brunetti si è spostato sul progetto di riqualificazione di Piazza De Nava rispetto al quale «si sta polemizzando un po’ troppo». «La Sovrintendenza – ha affermato – nella persona del Sovrintendere Sudano, si è detta, ancora una volta, pronta al dialogo con chi contesta il restyling. È falso sostenere che non ci sia mai stato spazio per il dialogo se si considera che, nel corso della Conferenza dei servizi sul rifacimento della piazza, alcuni rilievi di chi ha manifestato la propria contrarietà sono stati recepiti, altri invece respinti e sempre, comunque, con motivazioni fondate. Spero in uno stop alle polemiche e ad un ritorno sereno al confronto». Ad un consigliere che aveva lamentato ritardi sulle procedure riguardanti l’apertura dell’istituto scolastico di San Sperato, il sindaco facente funzioni ha replicato facendo proprie le parole espresse, poco prima, dal consigliere Burrone: «Se ci si fosse documentari meglio, si sarebbe saputo che, proprio stamattina, la ditta costruttrice è all’interno dell’edificio scolastico».
Viabilità e aeroporto
Quindi, l’attenzione si è spostata sui lavori che Anas sta svolgendo nel tratto stradale della 106 e che stanno causando forti disagi agli automobilisti. Disagi, secondo Brunetti, «facilmente risolvibili se solo SaCaL desse l’autorizzazione ad utilizzare il sottopasso dell’aeroporto». «Noi – ha spiegato – abbiamo ripulito l’area d’accesso e di uscita al tunnel. Aspettiamo che la società regionale abbia le autorizzazioni necessarie a farvi transitare i veicoli». «Con Anas, intanto – ha concluso Paolo Brunetti – a breve siederemo ad un tavolo tecnico, insieme alla Città Metropolitana ed alla Regione, per ragionare su soluzioni alternative agli svincoli chiusi in fase di cantierizzazione della Statale 106. Ferma restando l’idea che quei varchi restino chiusi perché causa di numeri e gravissimi incidenti anche mortali, studieremo le possibilità migliori per consentire l’accesso alle abitazioni»..