L’appuntamento, promosso dal Pd, è fissato per venerdì 25 agosto a piazza Camagna con i gazebo che saranno aperti dalle 18.00 alle 20.00
REGGIO CALABRIA – Arriva anche a Reggio Calabria la campagna per la raccolta firme a sostegno della proposta di legge sul salario minimo che il Pd sta sostenendo a tutti i livelli.
“L’appuntamento è fissato per venerdì 25 agosto a piazza Camagna con i gazebo che saranno aperti dalle 18.00 alle 20.00. La decisione di avviare la raccolta firme – si legge nella nota – è arrivata dopo la decisione del governo Meloni di rinviare la discussione sul salario minimo per provare a sfuggire un problema che, invece, deve essere affrontato a viso aperto. Le cifre parlano di tre milioni e mezzo di lavoratori che sono poveri nonostante la loro occupazione a causa dei salari troppo bassi e di quello che può essere considerato un autentico sfruttamento da parte dei datori di lavoro”.
“Si tratta di una battaglia di civiltà che riguarda tutti noi e lo stesso progresso della nostra società – spiega la segretaria cittadina del Pd di Reggio Calabria, Valeria Bonforte che sostiene fin dal primo momento la proposta di legge – Va ricordato che il salario minimo è previsto in 22 Paesi della Ue e che per averlo anche in Italia il nostro partito ha presentato una proposta di legge che concreta che il governo di centrodestra guidato da Giorgia Meloni si è rifiutata di discutere rinviando tutto all’autunno, disinteressandosi della condizione in cui vivono oltre tre milioni di lavoratori italiani”.
La proposta del Pd, com’è noto, prevede l’introduzione di un salario minimo di salvaguardia pari a 9 euro l’ora, ma anche che si applichi al lavoratore il trattamento retributivo previsto dal contratto nazionale comparativamente più rappresentativo.
“Servono scelte chiare – conclude la segretaria Bonforte – e il governo non può continuare ad ignorare il mondo del lavoro. Così come non può continuare ad ignorare il Sud e la Calabria, ancora una volta umiliati con i tagli al Pnrr con un sforbiciata che solo per la nostra Regione vale 900 milioni di euro. Una scelta incomprensibile considerando che il Meridione e la Calabria avrebbero bisogno di interventi straordinari per uscire dalla situazione di arretratezza in cui versano e che dimostra la trazione leghista a cui è sottoposto l’attuale governo nazionale. Mai come oggi è necessaria una presa di coscienza da parte dei cittadini che vogliono ribellarsi ad evidenti ingiustizie e avere la possibilità di costruire un futuro migliore. Per questi motivi è fondamentale partecipare venerdì alla raccolta firme e alle tante iniziative che il Pd metterà in campo nelle prossime settimane”.
Forse il Pd farebbe meglio a raccogliere le firme per tutte quelle persone che magari ultra cinquantenni il lavoro non lo trovano proprio e adesso che è finito il Rdc come si diceva sono uccelli per diabetici. I lavoratori sfruttati ci sono e ci saranno sempre, anche se non è giusto ma almeno anche se malpagati riescono a mangiare. Il salario minimo è un po’ come lo specchietto per le allodole, non servirà a nulla in quanto gli imprenditori lo aggireranno.