Nel corso della seduta, sono stati approvati importanti provvedimenti nel settore della pianificazione e delle politiche sociali
REGGIO CALABRIA – Il Consiglio Metropolitano, ritornato a riunirsi nella giornata di ieri, ha approvato il bilancio consolidato 2022. Sul punto ha relazionato il consigliere delegato alle Finanze, Giuseppe Ranuccio, parlando di un documento che «soddisfa appieno la capacità di gestione economica, finanziaria e patrimoniale dell’Ente».
Il documento, che ha lo scopo di rappresentare la situazione finanziaria e patrimoniale e il risultato economico dell’attività dell’Ente attraverso le proprie articolazioni organizzative, i suoi enti strumentali e le sue società controllate e partecipate, si chiude con un risultato di esercizio di 65.480.340 milioni. “Numeri migliori rispetto al 2021” che fanno dire, al consigliere Ranuccio, d’essere “ancora una volta felice di appartenere ad una squadra che rappresenta un vero e proprio esempio di buona amministrazione”.
Nel corso della seduta è arrivato il via libera anche ad una variazione di bilancio di 9,5 milioni che consentirà un’accelerazione decisiva al completamento della strada Gallico-Gambarie, più precisamente al terzo lotto tra il tratto Mulini di Calanna svincolo per Podargoni e Santo Stefano. Il reperimento di maggiori somme è stato necessario per rispondere al cosiddetto “caro materiali”. “La Città Metropolitana – è stato spiegato in aula – ha prodotto tutta la documentazione necessaria ad ottenere i fondi dal settore Infrastrutture della Regione Calabria, l’Ente che ha messo a disposizione le risorse”.
La seduta è proseguita con l’approvazione di somme da destinare alla progettazione, alla logistica ed alla manutenzione degli edifici scolastici. “Si tratta – ha spiegato il consigliere Ranuccio – di 656 mila euro rivolti al miglioramento ed all’efficientamento dei nostri istituti. Questo intervento dimostra come l’amministrazione metropolitana, non abbia alcun dubbio su dove allocare le risorse non appena se ne presenti l’occasione. Insieme alla viabilità, il primo pensiero è costantemente rivolto alle scuole”.
Successivamente, hanno trovato spazio nel bilancio dell’Ente anche sette dei dieci progetti finanziati per il recupero dei beni confiscati, nell’ambito degli “Interventi speciali per la coesione territoriale – Investimento 2 – Valorizzazione dei beni confiscati alle mafie finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU” finanziato con fondi del Pnrr missione 5 Inclusione e Coesione. “Decisiva – ha ricordato il consigliere delegato Domenico Mantegna – è risultata la collaborazione e la successiva convenzione con il forum del “Terzo settore”. Già nell’annualità 2023, quindi, daremo attuazione agli interventi denominati “Centro per la tutela della salute del donatore”, “Basket in carrozzina”, “Comunità incontro Santo Stefano”, “Impronte a sud”, “Casa del jazz”, “Un Futuro per noi” e “Centro sportivo e di prima accoglienza Riparo””.
Sempre il consigliere Mantegna si è soffermato su un’altra modifica al bilancio, approvata dall’aula, che impegnerà una parte dei 21 milioni trattenuti dall’Ente nel computo complessivo dei 118 milioni messi già a disposizione del territorio attraverso specifici avvisi pubblici riferiti ai Piani urbani integrati del Pnrr.
“Nello specifico – ha ricordato il consigliere Mantegna – i 21 milioni che la Città Metropolitana utilizzerà per una propria progettazione, sono stati ripartiti in cinque interventi, di cui soltanto due riconducibili al settore 10 “Pianificazione e Valorizzazione del territorio”. Si tratta dell’intervento integrato per la mobilità della Città Metropolitana di Reggio Calabria per 12 milioni e di un piano per la “Biodiversity” per un altro milione”. “In questa maniera – ha concluso – daremo mandato al settore 10 di procedere con ogni adempimento consequenziale”.
Infine, il consigliere Giuseppe Giordano ha chiesto la convocazione di un Consiglio metropolitano, aperto al contributo del Governatore Roberto Occhiuto, dei parlamentari e degli europarlamentari del territorio, per “affrontare compiutamente la nuova direttiva europea sui porti che mette seriamente a rischio il futuro del Porto di Gioia Tauro“.