La "storia a lieto fine" all'hub ospedaliero reggino di un paziente sottoposto a trapianto di rene. Un pensiero rivolto ai donatori e ai loro congiunti
REGGIO CALABRIA – «Voglio esprimere la mia profonda gratitudine e tutta la mia stima nei confronti del personale sanitario che ho avuto modo d’incontrare e conoscere per via dei miei problemi di salute, ovvero medici, infermieri e oss del Reparto di Nefrologia e dialisi del Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria». Così un lettore di Tempostretto, Tonino Ambrogio, racconta la sua storia, anzi: la sua recente – felice – storia di buona sanità in una “lettera aperta” rivolta ai vertici dell’hub ospedaliero reggino.
«Cure amorevoli. Poi il trapianto mi ha restituito alla vita»
«A poco più di un anno dal trapianto di rene che mi ha riguardato – scrive –, effettuato con impagabile professionalità e avvenuto con successo, sento dal profondo del cuore di dover dire “grazie” a tutti coloro che in quei momenti difficili mi sono stati accanto, circondandomi d’attenzioni e amorevoli cure, facendomi sentire parte di una grande famiglia.
Tutto ebbe inizio nel 2017 quando fui ricoverato per la prima volta, proprio nel Reparto di Nefrologia del Gom, per accertamenti. Quattro anni dopo, entrai in dialisi. Un percorso duro ma purtroppo necessario, vissuto però con le costanti cure dei medici e di tutti gli operatori sanitari.
Poi il trapianto, che mi ha pienamente restituito alla vita.
Un pensiero rivolto a chi sceglie di donare e per i familiari
Nel ringraziare tutti coloro che mi hanno avuto in cura a vario titolo, rivolgo un pensiero particolare al Centro regionale trapianti della Calabria, diretto dal dottor Pellegrino Mancini, al primario di Nefrologia e Trapianto di rene dottoressa Francesca Mallamaci e a tutti i medici che hanno reso possibile la mia rinascita – così, ancora, Ambrogio –. Infine, e non da ultimo, il mio pensiero è rivolto a quanti scelgono di donare e alle loro famiglie: è solo grazie alla loro infinita, impagabile generosità che il miracolo della vita può tornare a fiorire.
Nel ringraziarvi una volta ancora, mi piace citare Santa Teresa di Calcutta, più nota come “Madre Teresa”: ‘Chi nel cammino della vita ha acceso anche soltanto una fiaccola nell’ora buia di qualcuno non è vissuto invano’».