A Villa San Giovanni i vertici provinciali del Pd hanno espresso le loro ragioni criticando duramente anche il progetto della -Variante di Cannitello-
Si accente il dibattito politico in Calabria in vista delle elezioni Regionali del marzo 2010 e il Ponte è uno degli elementi principali di discussione: il sindaco di Reggio Giuseppe Scopelliti, candidato governatore per il centrodestra, ha commentato la scelta della giunta Loiero di portare la Regione Calabria fuori dalla ‘Società Stretto di Messina’ sempre dalle colonne del quotidiano ‘La Discussione’: «è un fatto anomalo che dopo cinque anni Loiero si ricordi proprio adesso di uscire dalla “Società Stretto di Messina” dopo avere occupato un posto in consiglio d’amministrazione con la logica della lottizzazione. Loiero, pur di arrivare alla candidatura a governatore della Calabria, è pronto a qualsiasi baratto. E’ abituato, infatti, a barattare qualsiasi cosa, ne sta diventando uno specialista. Per fortuna, i calabresi torneranno presto alle urne ed il Governo regionale cambierà nuovamente posizione. La Regione Calabria rientrerà presto nel consiglio d’amministrazione e sarà favorevole al Ponte sullo Stretto».
Intanto a Cannitello fervono i preparativi per la manifestazione della Rete No Ponte prevista per sabato 19: il Pd sta distribuendo dei volantini con uno slogan forte e chiaro: “Il ponte è un bluff, la variante no”.
A spiegare le ragioni del partito sono stati, stamani, presso la Federazione provinciale del Pd, il segretario provinciale del partito Giuseppe Strangio, il responsabile infrastrutture e trasporti della sede provinciale del Pd Cosimo Antonio Calabrò e il segretario organizzativo del Pd provinciale Giovanni Albanese: «Il Ponte è una devastante infrastruttura che creerà solo danni ambientali, economici e turistici per il Comune di Villa San Giovanni. Quella prevista per il 23 non si tratta della posa della prima pietra per il ponte ma la prima pietra per una variante ferroviaria che creerà una muraglia di cemento devastando il territorio. Il ponte è una chimera: non ci sono le risorse economiche per realizzarlo, né un progetto esecutivo o la certezza della sua fattibilità tecnica. Non è così invece, per la costruzione della galleria in cemento, un progetto insensato, imposto ai cittadini e che non produrrà alcun beneficio alla comunità villese. Presenteremo invece un progetto per una galleria naturale che non deturpa lo scenario ambientale ma soprattutto, che sia un’opera funzionale ed economica».
Strangio ha ribadito che «il Ponte sullo Stretto è solo una strategia di marketing politico adottata dal Governo contro gli interessi del Sud ma Reggio Calabria non cadrà in questa trappola».