L'esponente del Partito Democratico ha scritto a Pierluigi Bersani
Si anima il dibattito politico interno al Partito Democratico Calabrese, dopo la batosta elettorale subita dalle recenti consultazioni Regionali: ad accendere la polemica sulle tematiche del tesseramento e dell’eventualità di commissariare il partito, alla luce di un’analisi che ha fatto emergere come Agazio Loiero in alcuni paesi della Regione abbia preso più voti alle primarie interne al partito che alle elezioni vere e proprie, ci pensa Fernanda Gigliotti, consigliere nazionale del Pd e già candidata alla segreteria regionale per la mozione Marino, che ha scritto al segretario nazionale Pierluigi Bersani chiedendo il commissariamento del partito in Calabria. -Al di là del risultato elettorale, che già di per sè è una sentenza di condanna inappellabile e che avrebbe già dovuto indurre molti ad assumere con dignità decisioni irrinviabili – afferma Gigliotti – vi è che non si possono seriamente affrontare i prossimi congressi di circolo (che nella maggioranza dei casi sono inattivi o inesistenti), e i conseguenti congressi provinciali, sulla scorta di un tesseramento falsato e illegittimo che non risponde al partito reale, ma al partito trasversale che vince sempre chiunque sia il presidente e che oggi ha fatto vincere Scopelliti-.
Nella lettera sottoscritta da numerosi dirigenti e inviata anche al senatore Ignazio Marino, al coordinatore di Cambialitalia Michele Meta e a tutti i componenti della direzione nazionale, Gigliotti parla di -un tesseramento anomalo e sospetto confermato dal risultato elettorale che ha rivelato come questa classe dirigente sia stata eletta grazie ad un congresso e a primarie dopate dalla presenza di candidature e di votanti provenienti per buona parte dal centrodestra o da altri partiti del centrosinistra che, con il loro voto, ne hanno condizionato in modo rilevante l’esito. Ne sono scaturiti, così, secondo la Gigliotti, organismi di partito, ridotti a strumenti al servizio di quei pochi che, al PD e alla politica, hanno anteposto l’interesse della propria elezione e rielezione in Consiglio regionale. E con ciò facendo hanno consegnato la Regione Calabria nelle mani di Scopelliti e del centrodestra-.
-La direzione nazionale del Pd – conclude Gigliotti – faccia tabula rasa della dirigenza calabrese e nomini un commissario o altra figura di supplenza autorevole e non meramente burocratica-.