Il Presidente dell'Anas, intervenuto al primo Meeting delle Città del Mediterraneo, fa il punto della situazione sul Ponte e sulle altre infrastrutture del Mezzogiorno, tra cui la SS 106 Jonica Reggio-Taranto e l'A3 Salerno-Reggio Calabria, pronta entro l'inizio del 2013
E’ un Pietro Ciucci travolgente quello che in occasione del Meeting delle Città del Mediterraneo (tutte le immagini nella Photogallery) di Reggio Calabria, ha voluto mandare segnali forti e decisi sulle infrastrutture nel mezzogiorno e soprattutto sul Ponte.
Il presidente dell’Anas, amministratore delegato della società Stretto di Messina e commissario straordinario per la realizzazione del Ponte ha voluto subito chiarire che -quello del 23 dicembre è un appuntamento reale e importante, e si tratta davvero della posa della prima pietra del Ponte sullo Stretto-.
Ha voluto rispondere a chi nei giorni scorsi ha accusato il governo di voler -mascherare- la realizzazione di una piccola opera ferroviaria vicino Villa San Giovanni con l’inizio dei lavori del Ponte sullo Stretto (Vedi in basso gli ultimi articoli sull’argomento).
-E’ un primo segnale di partenza del progetto, senza alcuna demagogia. Tutte le opere infrastrutturali, da che mondo è mondo, iniziano eliminando le interferenze. La realizzazione della variante di Cannitello è una delle opere propedeutiche alla realizzazione del Ponte, progettata cinque anni fa proprio nell’ottica della costruzione del collegamento sullo Stretto, come si può verificare dalle carte ufficiali-.
Senza Ponte, quindi, il progetto per la variante ferroviaria di Cannitello non ci sarebbe mai stato. Si tratta di un’opera per cui sono investiti quasi 30 milioni di euro, -ed è solo la prima tappa del progetto-Ponte che farà altri passi avanti nei primissimi mesi del 2010 con i primi lavori nel versante Siculo: il raddoppio della ‘Strada Panoramica’ che collega Faro Superiore a Messina e la realizzazione degli svincoli di Curcuraci, Giostra e Annunziata-.
Ciucci ha ripercorso la storia degli ultimi anni del progetto-Ponte, spiegando che -l’iter di realizzazione è stato ingiustamente bloccato dal governo Prodi ed è poi ripartito grazie all’intervento del Presidente Berlusconi e del Ministro Matteoli, che hanno consentito al progetto di uscire dal coma farmacologico imposto dal governo Prodi. Negli ultimi mesi abbiamo aggiornato i contratti e adesso partiamo con le opere propedeutiche che ho già elencato. Attualmente abbiamo a disposizione un progetto preeliminare molto dettagliato e simile al definitivo, per cui ci sono dei tempi contrattuali: entro la metà dell’anno prossimo (giugno 2010, n.d.r.) presenteremo il progetto definitivo. Non stiamo marciando a vista, ma stiamo intraprendendo l’iter di routine di tutte le opere infrastrutturali. Fare il Ponte non significa solo realizzare una strada e una ferrovia sospese sul mare, ma sono stati progettati anche 40 chilometri di collegamenti su terra che vanno realizzati prima del vero e proprio Ponte, e su questo stiamo iniziando a lavorare-.
Il presidente Ciucci ha anche smentito le -falsità- sui problemi legati alla geomorfologia del territorio: -non c’entra la faglia, non c’è nessun problema, si tratta di cose già studiate. Il progetto c’è già ed è un ottimo progetto: la gara ha coinvolto tutte le migliori eccellenze del mondo, dagli esperti giapponesi a quelli americani che sono realizzatori e progettisti del Ponte-.
E sugli espropri, ha precisato che -si potrà partire solo dopo il progetto definitivo, come ci impone la legge. Su questa situazione abbiamo studi aggiornatissimi e saremo preparati-.
Ciucci ha, infine, precisato che con la Regione Calabria è azionista del progetto e che non ha modificato la propria posizione riguardo la realizzazione del Ponte, dicendosi favorevole, e ha detto che ogni volta che visita Reggio e Messina vede una realtà in grande fermento, che vuole affermarsi e diventare sempre più grande, e che il Ponte diventa -indispensabile nel contesto dell’Area dello Stretto-.
E conclude così: -il Ponte sospeso è il capolavoro dei ponti-.
Ma al meeting delle Città del Mediterraneo s’è parlato molto di infrastrutture e trasporti stradali, autostradali e ferroviari oltre al Ponte: il Sindaco di Reggio, Giuseppe Scopelliti, ha posto il problema della Calabria. -Quello dell’A3 per noi è un problema serio, le difficoltà di quest’autostrada sono note a tutti ma hanno ripercussioni seriamente drammatiche per gli abitanti della nostra Regione. Siamo contenti che oggi Ciucci, conferma che l’opera sarà completata entro la fine del 2012 o l’inizio del 2013: è una risposta che la politica del fare dà al territorio, perchè in un mezzogiorno dove c’è tanta rassegnazione oggi ci sono anche istituzioni che hanno la voglia di cambiare e che si ribellano andando alla ricerca di risposte concrete-.
Ciucci, infatti, ha spiegato che -attualmente i lavori ultimati, in corso e in appalto sull’A3 riguardano circa 360 km (pari a circa l’82% dell’intera percorrenza autostradale). In particolare sono stati ultimati e resi fruibili 190km sui 450 km complessivi e 179 sono in costruzione. Si sta, inoltre, ultimando progettazione degli ultimi 70 km. Sull’intera autostrada A3 sono stati già realizzati o sono in corso l’esecuzione di investimenti per oltre 5,2 miliardi di euro. Confermiamo l’impegno preso sul completamento di quest’autostrada a fine 2012, massimo a inizio 2013. L’A3 sarà un’opera importante per aiutare quest’area a diventare la base logistica dell’Europa nel Mediterraneo-.
E, più nel dettaglio, sul 5° macrolotto Gioia Tauro – Scilla, Ciucci ha spiegato che -si lavora a buon ritmo, stiamo rispettando i tempi. Il 4 dicembre, in occasione del giorno di Santa Barbara, faremo un ‘Salerno-Reggio Calabria Day’ con il punto della situzione-.
Per quanto riguarda, invece, il 6° macrolotto, Scilla – Reggio Calabria, Ciucci ha spiegato che -si va avanti e prestissimo partiranno i lavori per la prima parte, da Scilla a Campo Calabro. Per quanto riguarda la seconda parte di questo tratto, da Campo Calabro a Reggio, abbiamo accolto le esigenze del territorio e degli enti locali e avvieremo prestissimo una nuova gara-.
Il Presidente dell’Anas ha spiegato che è estremamente difficile lavorare sull’A3, non solo per la complessa orografia del territorio: -paradossalmente sarebbe stato più facile, veloce ed economico costruire una nuova autostrada su un nuovo tracciato, perchè lavorare su un’autostrada aperta al traffico è molto più complicato, difficile e costoso. Per completare un lotto di 30 chilometri impieghiamo 4 anni perchè bisogna cercare di evitare i disagi per la circolazione e la viabilità, con cui comunque, purtroppo, gli automobilisti devono fare i conti-.
Il Sindaco Scopelliti ha colto la palla al balzo e ha lanciato una provocazione: -perchè non ci pensiamo sul serio, dopo il 2013 quando sarà completata l’A3, a realizzare un’altra autostrada veloce e costiera da Polla a Falerna? Sarebbe un tracciato molto più veloce e lineare perchè eviteremmo di dover salire e scendere sulla Sila e sul Pollino, con tutti i disagi che ne conseguono soprattutto in inverno per le avverse condizioni meteorologiche. E, comunque, le zone interne e il Cosentino sarebbero collegati dall’attuale autostrada, evitando di rimanere emarginati-.
Ciucci non esclude che questo ‘sogno’ possa divenire realtà: -potremmo pensare a un serio progetto con l’intervento dei privati per una nuova autostrada costiera nel mezzogiorno, un’autostrada con i caselli che possa diventare una valida alternativa all’attuale tracciato dell’A3. Intanto continuiamo a lavorare per completare gli attuali lavori, ma senza tarpiarci le ali per il futuro-.
Infine, Ciucci ha anche spiegato che -prosegue bene anche l’ammodernamento della Strada Statale Jonica 106 che collega Reggio Calabria a Taranto, per la quale sono in corso o di prossimo avvio lavori per un importo di 2,8 miliardi di euro. Nel Catanzarese è già stato completato il 45% dei cantieri, e nel Reggino sono in corso alcune gare per nuovi svingoli. A Locri presto ripartiranno i lavori affidati all’Astaldi come contraente generale-.
Intanto s’è concluso il primo meeting delle Città del Mediterraneo con i lavori della seconda sessione: -il dialogo fra le città e le relazioni interculturali quale strumenti di crescita e sviluppo delle realtà mediterranee: idee, prospettive, obiettivi-.
L’incontro, moderato dal giornalista de ‘La Stampa’ Emanuele Novazio, è iniziato con la relazione introduttiva di Corrado Beguinot dell’Università Federico II di Napoli, ed è proseguito con interventi concentrati soprattutto sulle infrastrutture del Mediterraneo e, più nello specifico, del Mezzogiorno d’Italia con gli interventi del Sindaco di Reggio, Giuseppe Scopelliti, di un brillantissimo e creativo Francesco Forte dell’Università di Reggio Calabria e di Pietro Ciucci, Presidente dell’Anas.
Anche gli illustri ospiti provenienti dal nord Africa hanno sostenuto con chiarezza che il futuro del Mediterraneo passa dalla realizzazione di opere infrastrutturali di primaria importanza, come il Ponte sullo Stretto, e hanno chiesto a gran voce investimenti Italiani nei Paesi emergenti che dal continente Africano si affacciano sul Mediterraneo.
Moustafa Kamel Safaa Eldin, Vice Governatore di Alessandria d’Egitto, ha detto di sperare -che le prospettive del Mediterraneo siano di sviluppo comune e cooperazione, perchè abbiamo bisogno di un periodo di pace, modernizzazione, progresso e soprattutto di un coordinamento comune sulle linee di sviluppo economico in vista delle tappe importanti che il prossimo decennio ci pone come occasioni da non perdere. E ha promosso un -gigante progetto di riqualificazione ambientale che si sta attuando ad Alessandria d’Egitto, un progetto utilissimo per vivere l’economia del Mediterraneo come può essere, qui, il Ponte sullo Stretto. Si tratta del totale rifacimento e ammodernamento dei waterfronts della nostra città, che sta letteralmente cambiando volto. Si tratta di progetti – ad Alessandria come qui nel caso del Ponte – che sono utili al turismo e all’economia e che danno lavoro a migliaia di famiglie.
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