Quell’Area dello Stretto che si esalta nelle tragedie

Quell’Area dello Stretto che si esalta nelle tragedie

Quell’Area dello Stretto che si esalta nelle tragedie

sabato 03 Ottobre 2009 - 08:49

Anche Reggio piange i morti di Messina, ed è impegnata in prima linea nella corsa agli aiuti

La più grave è stata quella del terremoto del 1908. L’ultima quella del Segesta Jet del 15 gennaio 2007. L’alluvione che ha colpito il Messinese jonico nelle scorse ore è l’ennesima tragedia che sta esaltando, negli aiuti, nella solidarietà e nel dolore, l’identità comune del territorio dello Stretto.

L’Aeroporto dello Stretto, innanzitutto, è a Reggio la -base operativa di tutte le attività aeronautiche, tanto che i velivoli dei Vigili del Fuoco, dell’Esercito, della Marina Militare, dell’Aeronautica e, ovviamente, della Protezione Civile stanno appoggiando su di noi per ogni tipo di attività, rifornimenti compresi-, come ha dichiarato il comandante Saverio Urso, dirigente del quinto reparto volo della Polizia di Stato di Reggio Calabria.

A Reggio è scattata subito una vera e propria corsa di solidarietà nei confronti della popolazione messinese messa a dura prova dall’alluvione: il Sindaco Giuseppe Scopelliti s’è messo subito a disposizione del Sindaco di Messina Buzzanca, dicendosi volenteroso di mettere in atto interventi concreti per contribuire a fronteggiare la crisi e ha fatto sentire la vicinanza di tutta la città.

-Reggio ti è vicina con una solidarietà concreta, rispetto al dramma che ha colpito la nobilissima Messina. Il senso della mia concreta partecipazione al dolore della civitas da te rappresentata non è un atto formale, ma un modo concreto per partecipare a rendere meno pesante una situazione difficile e drammatica-: così Scopelliti ha parlato al Sindaco Buzzanca.

Già ieri mattina, dopo una riunione con i suoi più stretti collaboratori e con i vertici della struttura comunale di Protezione Civile (di cui fanno parte le associazioni di volontariato), il Sindaco di Reggio ha disposto un piano d’intervento con l’invio a Messina di uomini e mezzi.

Alla volta del capoluogo peloritano è partita una colonna mobile con cinquanta uomini, un’ambulanza, tre fuoristrada, otto autovetture, materiale vario per gli interventi del caso. La base operativa del gruppo comunale di Protezione Civile è stata allestita al Cedir del rione S. Anna dove è in funzione il “Centro radio comunicazioni” che è collegato con gli autoveicoli della colonna mobile e con la Prefettura messinese che coordina le operazioni di soccorso e di intervento.

Lo stesso Scopelliti ha sottolineato che -in questo particolare momento di sofferenza, sentiamo il dovere, come italiani e come cittadini dell’area dello Stretto, di aiutare i nostri amici di Messina, con i quali, al di là della differenza geografica, abbiamo una storia comune sia dal punto di vista culturale, sia rispetto alle calamità naturali. Il dolore ci ha sempre uniti, per questo quanto avvenuto al di là del mare è come se fosse capitato a noi. Il nostro impegno per portare un concreto aiuto alle popolazioni colpite dall’alluvione non si limiterà all’invio della colonna, perché siamo pronti ad assumere altre concrete iniziative in grado di alleviare le sofferenze di quanti, in questo momento, hanno dovuto abbandonare le loro case, di chi ha perso tutto, mentre viviamo lo stesso stato d’animo di che spera ancora di ritrovare in vita i dispersi-.

E poi la gente, la gente comune: in tanti da Reggio hanno espresso volontà di contribuire agli aiuti per gli alluvionati di Messina. C’è chi è partito come volontario della protezione civile e chi ha voluto subito attivare una raccolta fondi come l’Associazione GenteReggina, che ha già provveduto a versare 800 euro sul conto corrente per la racolta fondi pro-messina, stimolando una gara di solidarietà che rimarrà aperta fino a martedì 13 ottobre.

Anche Reggio piange, come Messina, le vittime innocenti di una catastrofe immane: nel segno di quell’identità comune che si esalta nei momenti di difficoltà.

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