Due giovanissimi reggini alla ribalta con la maglia che rappresenta la loro terra
La sofferta vittoria della Reggina a Cesena nella prima giornata di campionato è stata decisa da un’incornata vincente di Benito Nicolas Viola a tre minuti dal termine dell’incontro: si tratta di un 19enne centrocampista centrale prodotto dal vivaio amaranto pieno di talento, già nel giro nelle nazionali Under 16, 17, 18 e 19. E’ alto 181cm e pesa 78kg, e ha esordito in serie A l’11 gennaio 2009 in un Reggina-Lazio 2-3.
Nel dicembre 2007 aveva già giocato in Coppa Italia in Reggina-Inter.
Nato a Taurianova, piccolo centro in provincia di Reggio, ha iniziato a giocare a calcio a 8 anni nei pulcini della Reggina e non s’è più fermato fino a diventare il capitano della Primavera amaranto, tanto che nel Campionato 2006-2007 ha segnato 10 gol tra cui uno al Milan nei quarti di finale della Final-Eight dello stesso campionato primavera.
Il 15 novembre 2007 è stato convocato nella Nazionale Under-19 segnando un gol nella partita di qualificazione all’Europeo di categoria contro la Croazia.
Si tratta di un centrocampista offensivo, con il vizietto del goal: prima di segnare al Cesena, quest’anno ha ripetutamente messo la palla in rete nel corso delle amichevoli estive. A Reggio nessuno ha dimenticato la prodezza dell’amichevole contro la Primavera, al Granillo.
E’ un talento amaranto, ennesimo prodotto del vivaio della Reggina che ha già sfornato un campione del mondo, Simone Perrotta, e che negli ultimissimi anni ha lanciato un altro reggino doc, Antonino Barillà, nei grandi palcoscenici internazionali dell’Italia Under 21, oltre a Fabio Ceravolo, seconda punta oggi in forza all’Atalanta, e Simone Missiroli.
Benito Nicolas Viola, in realtà, da ragazzino giocava come seconda punta: il responsabile del settore giovanile, ex capitano amaranto Simone Giacchetta confessa che -non ne voleva sapere di cambiare ruolo, l’abbiamo convinto con tanta insistenza e adesso, a centrocampo, ha tantissimi margini di miglioramento. I paragoni sono pericolosi, ma Nicolas può diventare un Mozart o un D’Agostino-.
Il giovane 19enne reggino, però, tiene i piedi per terra: -dimentichiamo subito la vittoria di Cesena e pensiamo alla partita di sabato col Padova, squadra piena d’entusiasmo dopo aver battuto il Modena. Spero che il mio goal di Cesena sia solo il primo di una lunga serie con la maglia della Reggina-.
Nicolas non è solo: sin da ragazzino è stato accompagnato in casa amaranto dal più giovane fratello, 18enne Pasquale Alessio Viola , attaccante puro, alto 169cm di 69kg.
Anche di Alessio si parla un gran bene, nonostante non abbia ancora avuto modo di assaporare i grandi palcoscenici del calcio nazionale.
In Primavera, dopotutto, ha sempre fatto il pieno di goal, e quest’anno è, dopo Bonazzoli e Brienza, l’unico punto fermo dell’attacco di Walter Novellino.
E’ molto legato al fratello maggiore Nicolas che rispetta e stima molto. Si ritiene un ragazzo molto fortunato, anche perché ha iniziato la sua carriera in una società come la Reggina. In futuro vorrebbe vincere tutto, anche con altri club, per poi a fine carriera tornare a Reggio.
Per adesso, il suo ricordo più emozionante è la qualificazione con conseguente 3° posto nel Campionato Nazionale Giovanissimi.
Quella dei fratelli Viola sembra una bella favola, ma a ‘Casa Sant’Agata’, e quest’ennesimo caso ne è ulteriore dimostrazione, i sogni possono anche diventare realtà.