Reggina-Salernitana 3-1: le impressionni del post-partita e le foto

Reggina-Salernitana 3-1: le impressionni del post-partita e le foto

Reggina-Salernitana 3-1: le impressionni del post-partita e le foto

domenica 01 Novembre 2009 - 00:38

Dal gesto di Pagano ai tifosi al trattamento riservato a Ciccio Cozza. Dal gemellaggio tra le tifoserie alle impressioni tecniche e tattiche sulla partita: cronaca e riflessioni di una gara ricca di spunti interessanti

Reggina-Salernitana non è stata solo la partita della riscossa amaranto dopo un lungo periodo buio: il ritorno alla vittoria dopo quattro sconfitte consecutive s’è caratterizzato per numerosi spunti estremamente interessanti, curiosi e originali.

TIFOSI DELUSI – La partita è iniziata con un minuto di raccoglimento per ricordare Giuseppe Tedesco, presidente della Salernitana dal 1967 al 1972 morti pochi giorni fa. Subito dopo, i tifosi della Reggina hanno iniziato a dimostrare il loro disappunto nei confronti dei giocatori, prima esponendo un duro striscione in curva: -giocatori senza valori, siete la vergogna dei nostri colori- e poi fischiando il portiere Cassano ancor prima del fischio d’inizio.

IL ‘CASO’ PAGANO – A metà del primo tempo questo tipo di sentimento si fa ancor più acceso ed evidente: Pagano non è in giornata, sbaglia tutti i cross e molte giocate e il pubblico rumoreggia nonostante nelle ultime gare era stato il migliore. Dopo l’ennesimo cross sbagliato, e gli ennesimi mugugni in tribuna, Pagano manda i tifosi a quel paese. E da quel momento tutto lo stadio lo fischia ogni qual volta tocca palla. A fine primo tempo, però, subito prima di rientrare negli spogliatoi, gli parlano l’allenatore Iaconi, il capitano Lanzaro e anche Barillà. Lui si gira verso la tribuna, chiede scusa, riceve scroscianti applausi e nel secondo tempo è tutta un’altra storia. -Sono stato un coglione, perché quello che ho fatto non si deve fare. Quel gesto non mi appartiene, sono felice che la gente mi abbia perdonato. Adesso devo dire grazie al pubblico che invece ci ha spinto fino alla fine-: così a fine gara ha dichiarato lo stesso Pagano.

L’EX CICCIO COZZA – Qualche fischio isolato, tantissimi applausi e un coro roboante: -un capitano, c’è solo un capitano-: questa l’accoglienza del Granillo all’ex di lusso, Ciccio Cozza, che in modo commosso ha salutato e ringraziato a lungo i tifosi della Reggina. Il fantasista di Cariati è stato costretto ad abbandonare il campo pochi minuti dopo l’inizio della ripresa, per colpa dei -soliti- guai fisici: proprio da quel momento la Salernitana è sparita dal campo.

IL GEMELLAGGIO – Reggio è stata invasa da oltre 1.000 tifosi Salernitani che hanno riempito il settore ospiti e hanno ulteriormente rafforzato quello che è ormai un gemellaggio storico, in vigore da più di vent’anni. Particolarmente ricco di colore il momento, nell’intervallo, in cui alcune delegazioni di ultrà hanno conquistato il terreno di gioco fondendo le bandiere e le sciarpe dei vari gruppi. I tifosi ospiti hanno esposto uno striscione significativo: -Reggio e Salerno rispetto eterno- e l’hanno portato in sfilata, con cori d’amore, sotto la curva Sud.

L’ANALISI TECNICA – L’analisi di Ivo Iaconi è chiarissima: -è stata una gara dura, difficile. Inizialmente siamo stati lenti, macchinosi e imprecisi. La palla scottava troppo e si facevano errori non consoni al nostro valore. Siamo stati bravi a sfruttare l’unica occasione del primo tempo, per il resto bisogna rendere onore alla Salernitana che è venuta a giocarsela con grande dignità. Loro avevano uno schieramento che ci ha dato qualche problema, perché ci aspettavamo Cozza tra le linee e invece la sua posizione laterale ci ha allargato molto. Nel secondo tempo le cose sono state molto più facili, ma se noi giochiamo con serenità possiamo fare decisamente meglio. Questa vittoria è un punto di partenza, dobbiamo risalire la classifica,non possiamo continuare a vincere solo ogni tanto”. Effettivamente nel primo tempo la Reggina era apparsa decisamente contratta e impaurita, ma dopo aver conquistato il vantaggio ha saputo gestirsi meglio e nella seconda parte della gara ha mostrato sprazzi di gran bel calcio. Dando una grande iniezione di fiducia, speranza e morale in tutto l’ambiente, dagli spogliatoi alla tifoseria.

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