E adesso la squadra amaranto guarda con più fiducia la classifica: la zona playoff è a -6
Quello con il Sassuolo era stato solo un brusco stop. Una giornata-no che, come avevamo scritto, era dipesa più dai grandi meriti degli emiliani che dai demeriti amaranto. Con la pur quotata Triestina, nel posticipo della 18/a giornata, la Reggina è tornata al successo strappando gli applausi del pubblico di casa, collezionando così la terza vittoria nelle ultime quattro partite.
Allo stadio ci sono meno di quattromila spettatori a causa delle avverse condizioni meteorologiche, ma alla fine sono usciti tutti contenti dopo una gara estremamente combattuta che aveva visto gli ospiti andare in vantaggio con Testini al decimo minuto del primo tempo dopo un grave errore di Carmona a centrocampo.
Subito dopo, complice il forte vento di scirocco, un parziale black out ha colpito i riflettori del Granillo costringendo l’arbitro a uno stop forzato di circa dieci minuti.
Ma alla ripresa del gioco sembra un’altra Reggina: Pagano si -sveglia- dall’apatia dei primi minuti e la squadra inizia a girare anche grazie a un ottimo Morosini e con uomini reattivi su entrambe le fasce.
Il pareggio arriva al 32° minuto con una splendida incornata di Missiroli su assist di Pagano da una splendida azione propiziata da un ottimo Bonazzoli.
Da quel momento in campo c’è solo la Reggina, soprattutto nel secondo tempo quando macina gioco e occasioni da goal sfruttando un Emiliano Bonazzoli in giornata di grazia da centravanti avanzato che fa da boa e punto di riferimento per tutta la squadra, non perde un pallone e corre tantissimo.
Proprio da un’altra splendida giocata di Bonazzoli parte l’azione che, al 56°, consente a Missiroli la doppietta personale e il goal del 2-1 ancora una volta su assist di Pagano.
E proprio Pagano al 70° chiude il match sul 3-1 grazie a un bell’assist di Bonazzoli: l’ex riminese con questo goal sale a quota 7 nella classifica marcatori ed è sempre più il goleador di questa Reggina.
Iaconi a fine gara è già proiettato al futuro: -Adesso dobbiamo lavorare per la partita di Gallipoli, senza pensare al mercato, perché siamo a metà classifica, questa posizione non può e non deve accontentarci. Poi, senza dubbio la società ha tutto l’interesse a correggere qualcosa ma noi non dobbiamo pensarci adesso-.