Il ministro per i Beni e le attività culturali, Sandro Bondi, ha incontrato il Sindaco Scopelliti e ha assicurato che le due preziose statue non dovranno essere spostate
Fumata bianca sui Bronzi di Riace: le ultime ore sono state decisive, e due incontri hanno sancito il futuro delle due statue che sono simbolo della Città di Reggio: il ministro per i Beni e le attività culturali, Sandro Bondi, ha incontrato il Sindaco Giuseppe Scopelliti prima di diffondere una nota significativa: -Il Ministro ha ascoltato le richieste della città di non trasferire le due statue, patrimonio dell’umanità e straordinaria testimonianza della civiltà della Magna Grecia, dal capoluogo calabrese-.
Il Sindaco Scopelliti, inoltre, ha proposto di esporre i due capolavori in una sede diversa dal Museo Nazionale Archeologico, chiuso in quanto interessato dai lavori di ristrutturazione in vista delle celebrazioni per il 150/mo anniversario dell’Unità d’Italia. Il Ministro Bondi, -preso atto di quanto espresso dal Sindaco rende noto che i Bronzi di Riace rimarranno nella città di Reggio Calabria e che nelle prossime settimane i tecnici dell’Istituto Centrale per la Conservazione e il Restauro si recheranno in città per verificare l’effettivo stato di conservazione dei preziosi reperti, valutare l’opportunità di restaurare i bronzi in loco ed effettuare un sopralluogo nelle sedi alternative rese disponibili dagli Enti Territoriali-.
Subito dopo l’ok ministeriale, la Soprintendente ai Beni archeologici per la Calabria, Simonetta Bonomi, s’è incontrata con i vertici politico-amministrativi del Consiglio regionale presso gli uffici del Museo Nazionale della Magna Grecia, ed è stato concordato l’avvio dell’iter burocratico per instaurare un rapporto tra la Soprintendenza e l’Assemblea legislativa Calabrese.
Sono state altresì fornite alla Soprintendente le planimetrie della sede di via Cardinale Portanova e, in particolare, del salone “Federica Monteleone” che appare il più idoneo a ospitare il laboratorio di restauro in cui si procederà a “curare” i due Guerrieri. La riunione è servita inoltre per descrivere le caratteristiche dei locali che il Consiglio regionale metterà a disposizione della Soprintendenza e dell’Istituto centrale per il Restauro.
La sala “Monteleone”, in particolare, dispone di un ingresso completamente autonomo rispetto al resto del palazzo: circostanza che renderà possibile l’apertura al pubblico del laboratorio e, dunque, la fruizione delle opere d’arte anche durante il periodo dei lavori. I rappresentanti del Consiglio regionale hanno sottolineato inoltre come il sistema di videosorveglianza, già installato, possa essere ulteriormente rafforzato ed analoghe migliorie possano essere apportate ai vetri blindati del salone, al basamento in cemento della pavimentazione e all’impianto di climatizzazione. E sarà garantita la vigilanza armata 24 ore su 24.
Assieme all’intervento sui Bronzi, al palazzo del Consiglio regionale sarà effettuato il restauro di altri importanti reperti di grandissimo valore, quali i Dioscuri, il Kouros e i Bronzi di Porticello.