Intanto il Sindaco Scopelliti ha espresso soddisfazione per la proposta di scegliere proprio Reggio come sede nazionale dell’istituenda Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati
Sono passati tre giorni dall’attentato alla Procura Generale di Reggio Calabria, e nelle prossime ore arriveranno a Reggio il Ministro della Giustizia Angelino Alfano e quello dell’Interno Roberto Maroni: dopo un vertice in Prefettura con tutti i massimi esponenti delle forze dell’ordine nazionali e locali, illustreranno alla stampa nuovi ulteriori provvedimenti contro la criminalità organizzata e, nello specifico, contro la ‘ndrangheta nel Reggino.
Per Maroni, l’attentato di domenica notte è -una reazione forte contro lo Stato che combatte la mafia-, ma assicura anche che -non ci faremo intimidire dalle cosche-.
Il Ministro, in un’intervista al Tg1, spiega che il piano straordinario antimafia è pronto e tra le linee guida ci saranno proprio gli strumenti per aggredire i patrimoni mafiosi, in primis la costituzione di un’agenzia nazionale per la gestione dei beni sequestrati e confiscati.
-C’è una reazione forte – ha detto Maroni – contro lo Stato per quello che lo Stato, la magistratura, le forze dell’ordine, il governo e il Parlamento stanno facendo contro la criminalità organizzata e in particolare contro la ‘ndrangheta: basti pensare agli arresti di pericolosi latitanti e alla sempre più dura e convinta aggressione ai patrimoni mafiosi-.
Il piano straordinario antimafia -è pronto, nelle prossime settimane io e il collega Alfano lo porteremo all’approvazione del consiglio dei ministri e poi vorremmo portarlo in Parlamento e suscitare una discussione in Parlamento su questo piano-. Le linee guida – ha spiegato il ministro – sono: -maggior controllo del territorio, miglior coordinamento tra le forze dell’ordine, la magistratura e tutti coloro che quotidianamente contrastano la criminalità organizzata, e soprattutto strumenti per aggredire i patrimoni, le ricchezze della mafia, in primo luogo la costituzione di un’agenzia nazionale per la gestione dei beni sequestrati e confiscati-.
Con la bomba a Reggio Calabria -torna nel mirino la magistratura, tornano nel mirino tutti coloro che combattono la criminalità organizzata il terrorismo. Non ci faremo intimidire da questi atti, continueremo a combattere senza tregua ogni forma di criminalità-.
Proprio in merito all’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati, il sindaco di Reggio Giuseppe Scopelliti ha espresso soddisfazione per l’idea del Ministro Maroni, espressa in un’intervista al “Sole 24 ore”, di proporre la città dello Stretto come sede nazionale dell’Agenzia stessa.
“Si tratta – ha detto Scopelliti – di un ulteriore segno di presenza dello Stato sul nostro territorio oltre che un riconoscimento alla città di Reggio ed alla sua amministrazione che ha dimostrato grande capacità nella destinazione dei beni confiscati alle organizzazioni mafiose”.
Alfano, intanto, alla riunione di coordinamento per fare il punto sulle misure per contrastare la minaccia della ‘ndrangheta agli uffici giudiziari reggini, dovrebbe annunciare più magistrati e più mezzi per Reggio. Tra le ipotesi allo studio dei tecnici del dicastero di Via Arenula vi sarebbe un aumento di 2-3 magistrati in organico presso gli uffici requirenti. Previsti inoltre un incremento degli stanziamenti economici e più auto blindate.