-Da Reggio passa la nuova Via della Seta-: in occasione del Meeting Mediterraneo è stato presentato il nuovo libro di Felice Manti, “Reggio Calabria Crocevia del Mediterraneo-

-Da Reggio passa la nuova Via della Seta-: in occasione del Meeting Mediterraneo è stato presentato il nuovo libro di Felice Manti, “Reggio Calabria Crocevia del Mediterraneo-

-Da Reggio passa la nuova Via della Seta-: in occasione del Meeting Mediterraneo è stato presentato il nuovo libro di Felice Manti, “Reggio Calabria Crocevia del Mediterraneo-

lunedì 19 Ottobre 2009 - 19:33

La città calabra dello Stretto è sempre più proiettata verso Messina: nel libro e nella conferenza stampa s'è fatto il punto sulla possibile evoluzione dell'Area Metropolitana dello Stretto e della conurbazione tra Reggio e Messina. Anche il Ponte al centro del dibattito

E’ stato presentato presso il Salone dei Lampadari di Palazzo San Giorgio il libro “Reggio Calabria Crocevia del Mediterraneo” scritto da Felice Manti, lanciato in sintonia con il primo Meeting del Mediterraneo che inizierà nel pomeriggio al Teatro Cilea.

Reggio si pone come capitale Mediterranea -perchè ha l’occasione di non essere più la periferia meridionale d’Italia o d’Europa, ma il centro di un’area vasta, ricca e importante come quella del bacino Mediterraneo-.

Felice Manti, l’autore del libro, ha spiegato che la nuova congiuntura economica che vede come protagonisti tanti Paesi emergenti si sta per -accanire- sul Mediterraneo, dove si svolgerà -una vera e propria battaglia, un grande risiko, per le nuove rotte commerciali e le conquiste dei vasti bacini d’utenza dell’Europa, culla del capitalismo e della società che consuma-.

In quest’ottica, -Reggio ha la grandissima fortuna geografica di essere il centro esatto del Mediterraneo, e deve saper sfruttare al meglio le grandi risorse offerte dal territorio. La città è una miniera d’oro: sta a noi Reggini decidere se sederci sopra e accontentarci della moneta di chi poi verrà qui a sfruttare le nostre risorse, oppure se diventare imprenditori di noi stessi e rilanciarci in una stagione di grande sviluppo-.

S’è parlato, tanto e bene, del nuovo ‘status’ di Città Metropolitana che Reggio ha conquistato nella scorsa primavera: -non è cosa da poco – spiega l’autore del libro, 36enne giornalista reggino che scrive per “Il Giornale” – perchè finalmente la città avrà modo di autogovernarsi e di decidere da sola cosa fare di se stessa. Non dovremo più pietire l’assistenzialismo di Roma o della Val Padana, ma dipenderà finalmente tutto da noi e potremo autogovernarci. Il fatto che altre città, come Cosenza e Catanzaro, si siano risentite per quest’importantissimo riconoscimento, dimostra quant’è importante e quanto oggi la città soffre il fatto di non potersi amministrare da sè su molti aspetti che, con l’istituzione delle Città Metropolitane, diventeranno di competenza autonoma locale-.

Numerose le considerazioni sul Ponte dello Stretto, sui cui Manti spiega che -cinque anni fa era inutile, mi dichiaravo contrario. Ma oggi non è solo utile: è diventato fondamentale per l’indotto che può creare principalmente con l’alta velocità delle merci. E’ un collegamento che pone la Calabria in una posizione strategica del Mediterraneo, allacciata alla Sicilia e quindi, tramite ad essa, a tutto il fantastico mondo del Nord Africa e dei litorali Mediterranei chiamati oggi a fare sistema-.

E s’è parlato anche della ‘ndrangheta: -non può, non deve più essere un alibi- continua Felice Manti. -La criminalità organizzata, purtroppo, esiste ovunque e ha interessi in tutto il mondo, in Calabria come in Canada e in Australia. Eppure altrove si continua a costruire e a svilupparsi: non vedo perchè in Calabria non lo si può fare e la ‘ndrangheta diventa un alibi che ci consente di giustificare il nostro immobilismo-.

Questo e tutti gli altri temi trattati sono molto approfonditi sull’interessantissimo libro in cui sono raccolti i saggi di Stefania Craxi (sottosegretario agli Esteri), Adolfo Urso (viceministro dello Sviluppo economico), Giancarlo Elia Valori (presidente di Sviluppo Lazio), Ezzat Hassan (docente dell’Università per stranieri di Reggio, la Dante Alighieri), Lucio Dattola (residente della Camera di commercio di Reggio Calabria), Carmelina Sicari (presidente di Nuovo umanesimo), Giuseppe Lombardo (avvocato), Enrico Costa (presidente del corso di laurea in Urbanistica della Facoltà di Architettura dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria), Pietro Ciucci (presidente Anas), Massimo Ponzellini (presidente Impregilo), Domenico Gattuso (docente Università Mediterranea), Mario Mantovani (sottosegretario alle Infrastrutture), Pierangelo Dacrema (docente Università di Cosenza), Bunella Bruno (docente Università Bocconi), Nicola Porro (vicedirettore de “Il Giornale”).

Felice Manti ha spiegato di aver voluto -raccogliere i pareri e le opinioni di tutta l’intellighenzia reggina, dai professori universitari ai giornalisti, dagli imprenditori agli amministratori fino agli immigrati perfettamente integrati nel tessuto sociale della città-.

-Ed è venuto fuori un lavoro grandioso- spiega Franco Arcidiaco, titolare della casa editrice ‘Città del Sole’ che ha pubblicato il libro. -Un lavoro grandioso che evidenzia la grande apertura mentale dell’autore e di quest’Amministrazione Comunale, perchè raccoglie idee e opinioni a volte contrastanti mettendole insieme in un puzzle che vuole indirizzare la città allo sviluppo che merita-.

Il Sindaco, Giuseppe Scopelliti, ha ringraziato l’autore e l’editore e ha rilanciato l’importanza del convegno che si sta svolgendo presso il Teatro Cilea: -abbiamo avuto tanti problemi legati all’organizzazione di quest’evento, perchè sul Mediterraneo si affaccia un crogiolo di popoli con mentalità, tradizioni, culture e religioni differenti. C’è stato chi ha deciso di non venire perchè erano invece presenti rappresentanze di Paesi con religioni differenti, e siamo dispiaciuti di questo. Ma noi abbiamo tirato la pietra nello stagno. E’ solo il primo meeting delle Città del Mediterraneo, e abbiamo intenzione di fare in modo che questo possa diventare un appuntamento fisso della nostra Città, che anno dopo anno potrà ospitare gli Amministratori del Mediterraneo nell’ottica di quel ‘city to city diplomacy’ che anima l’incontro e il confronto direttamente tra le città che hanno in comune gli interessi, le problematiche e i sogni dell’area Mediterranea che ci accomuna, su cui Reggio deve scommettere tutto per il suo futuro-.

-Da Reggio passa la nuova Via della Seta-, afferma Felice Manti.

Adesso tocca alla città saper cogliere questa grande occasione offerta dalla congiuntura storica.

Senza più alibi.

Perchè -perdere anche questo treno- – conclude l’autore – -sarebbe un grande peccato-.

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