Reggio, Strangio (Pd) sulle Regionali: -Una sconfitta sicuramente pesante, ma non imprevista-

Reggio, Strangio (Pd) sulle Regionali: -Una sconfitta sicuramente pesante, ma non imprevista-

Reggio, Strangio (Pd) sulle Regionali: -Una sconfitta sicuramente pesante, ma non imprevista-

martedì 13 Aprile 2010 - 17:27

Il segretario provinciale del Pd analizza i verdetti delle urne

«C’è amarezza per una sconfitta sicuramente pesante, ma non imprevista. Non solo perché tutti i sondaggi ci davano come una Regione abbondantemente al centrodestra, ma anche per le caratteristiche della nostra coalizione e per come siamo arrivati alla tornata elettorale». Il segretario provinciale del Partito Democratico Giuseppe Strangio ha aperto così la conferenza stampa con la quale stamane ha commentato i verdetti venuti fuori dalle elezioni regionali degli scorsi ventotto e ventinove marzo. Nella sala conferenze della federazione provinciale di via Argine destro Annunziata, Strangio, componente dell’area che fa capo a Giuseppe Bova “A testa alta”, ha individuato due cause che hanno portato alla disfatta del centrosinistra e all’insediamento del neogovernatore Giuseppe Scopelliti a Palazzo Alemanni, ovvero l’ampiezza della coalizione e la leadership di Agazio Loiero, affermando con un certo rammarico che «dopo aver detto di cambiare assetto con una nuova leadership e un allargamento della coalizione, l’accordo con l’Unione di Centro e per Occhiuto candidato governatore era a portata di mano. Le abbiamo provate tutte, anche alla soglia della spaccatura del partito. Poi davanti alla richiesta di responsabilità da parte di Bersani, però, non ce la siamo sentita. Forse non avremmo dovuto indietreggiare». «Noi avevamo detto che presentandoci con quel che restava dell’Unione avremmo perso. Non c’era più l’Udeur, non c’era l’Italia dei Valori, i comunisti sono usciti ridimensionati: la nostra coalizione non era in grado di sostenere la sfida – ha proseguito la massima carica provinciale del partito di Bersani – e, inoltre, la nostra leadership non è stata gradita agli elettori. C’è stata disaffezione e malumore nelle nostre fila, rispetto alle elezioni europee qualcuno dei nostri elettori se n’è stato a casa. Loiero non trainava più: non per motivi personali o per limiti di governo, ma perché quella appena trascorsa è stata percepita come una legislatura iniziata con l’omicidio Fortugno e finita col deficit sanitario». Il segretario provinciale, poi, ha fatto alcune puntualizzazioni. Sul risultato in provincia del Partito Democratico: «Abbiamo dato un contributo coerente con quello offerto dal partito a livello regionale. Il rapporto tra i voti democratici e quelli del resto della coalizione in Calabria è del 45%, mentre in provincia è del 46%». Sulla lista democrat per il collegio reggino e non solo: «C’è stata una strategia regionale sbagliata, è stato depresso il voto. Quella provinciale è stata debole? No, ma è mancata solidarietà fra noi, siamo stati in pochi amici a costruirla». Sulle voci di un accordo fra Bova e Scopelliti: «Infamie smentite dalla candidatura del Presidente del Consiglio regionale come capolista in provincia di Reggio». Il democrat, infine, dopo aver letto la pagina della sconfitta alle urne l’ha voltata e invocato di procedere con un’altra. «Si è chiuso un ciclo, è evidente che se ne apre un altro. Ci sono prossime scadenze in vista la discussione va aperta: ci sono le condizioni per superare questa fase, a patto che non si modificare tutto per non cambiare niente. Non bisogna cambiare le pedine, ma il gioco – ha concluso Strangio – serve un nuovo ragionamento per un nuovo percorso per intercettare la volontà di cambiamento, a partire dalla prossima campagna elettorale per il Comune».

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