Regionali in Calabria: l'amarezza del messinese Interdonato per la débâcle personale e del Pd

Regionali in Calabria: l’amarezza del messinese Interdonato per la débâcle personale e del Pd

Regionali in Calabria: l’amarezza del messinese Interdonato per la débâcle personale e del Pd

martedì 30 Marzo 2010 - 21:08

Il Presidente del Comitato Pendolari dello Stretto voleva far sentire al Consiglio Regionale della Calabria la voce dei pendolari, per -provare a risolvere i loro problemi-. Candidato nella lista del Pd, ha preso solo 286 voti...

Il Messinese Pietro Interdonato s’era candidato nelle fila del Pd in Provincia di Reggio Calabria con l’intento di portare in consiglio regionale i problemi dei pendolari dello Stretto: è infatti presidente del Comitato Pendolari che da anni lotta per difendere le esigenze di chi ogni giorno viaggia nello Stretto.

Ma anche lui s’è dovuto arrendere al verdetto delle urne: con soli 286 voti s’è posizionato al terz’ultimo posto della lista del Pd nella circoscrizione reggina. In una lista in cui anche l’Assessore uscente Demetrio Naccari Carlizzi, con 7.384 voti, non è riuscito ad essere eletto.

La lista del Pd in Provincia di Reggio Calabria, infatti, s’è fermata ad appena il 12% e ha portato a Palazzo Campanella solo due consigleri: Battaglia e Bova, rispettivamente 9710 e 8770 voti.

Dopo la batosta, Interdonato ha scelto di parlare per uscire allo scoperto: -Come è nello stile del Comitato Pendolari dello stretto, vorremmo essere anche oggi essere presenti con una dichiarazione di profonda riflessione rispetto a un risultato elettorale altamente insoddisfacente-.

Interdonato è subito diretto nei confronti dei pendolari, colpevoli di non averlo appoggiato nonostante i buoni intenti del candidato: -Le cause di una simile “debacle” sono varie; il popolo dei Pendolari ha dimostrato poca compattezza, preso dal provincialismo a sostenere il candidato locale, inoltre tale popolo di pendolari ha dimostrato come il classico motto ‘Armiamoci e partite’ sia sempre attuale. Il sottoscritto insieme allo “Zoccolo duro” di alcuni esponenti ha sempre creduto nella difficile ed incancrenita battaglia dei trasporti nello Stretto, creata dalla mala-politica dei nostri territori. Pertanto, con la presente nota, per dimostrare che nonostante le tante difficoltà soggettive ed oggettive la tematica dei trasporti sullo Stretto è più che mai attuale, e fintantochè nello Stretto le nostre problematiche non saranno risolte, vale a dire: più servizi e socialità nelle tariffe e finchè non verrà rivista la continuità territoriale, noi, continueremo a combattere sempre e contro questa mala politica. Auspichiamo, che il nuovo Presidente sappia dare risposte concrete a questa spinosa tematica, per questo lo attendiamo concretamente all’opera-.

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