Rifiuti: la Calabria rischia di fare la fine della Campania

Rifiuti: la Calabria rischia di fare la fine della Campania

Rifiuti: la Calabria rischia di fare la fine della Campania

martedì 01 Dicembre 2009 - 14:28

Problemi strutturali dovuti all'assenza di termovalorizzatori rischiano di compromettere ulteriormente la situazione

E’ in corso alla prefettura di Reggio Calabria la prima fase della ‘Missione’ Calabrese della Commissione Ecomafie presieduta dall’on. Gaetano Pecorella. Nella mattinata si sono svolte le audizioni con le istituzioni e le associazioni della Calabria centro/meridionale e, in conclusione, la Commissione ha incontrato la stampa illustrando i risultati degli incontri.

-Il quadro della situazione dei rifiuti in Calabria è allarmante- ha esordito il presidente della Commissione Pecorella.

-Abbiamo oltre 400 discariche abusive nella Calabria centro/meridionale e una forte presenza della criminalità organizzata in tutta la Regione. Circa un terzo delle aziende che operano nel settore non hanno la certificazione antimafia e sono tanti i comuni commissariati. Altri sono indebitati al limite del dissesto-.

E’ stato ampio e importante il riferimento al raddoppio del termovalorizzatore di Gioia Tauro: -dove sarà fatto il nuovo termovalorizzatore che serve alla Calabria? A Gioia Tauro o a Cosenza? A quanto pare, a Gioia è già stato effettuato il 60% dei lavori per il raddoppio del già esistente termovalorizzatore, ma il cambiamento di location a Cosenza comprometterebbe questi lavori andando a comportare un pesante aggravio dei costi nelle casse dello Stato. Inoltre si perderebbe tantissimo tempo-.

-L’emergenza – hanno proseguito gli esponenti della Commissione Ecomafie – è emergenza se dura poco. Qui invece sta durando da più di dieci anni e non ci sembra ci siano ancora vie d’uscita. Per questo motivo è difficile che il 31 dicembre finisca il commissariamento, perchè i problemi non sono ancora stati risolti. Bisogna lavorare tanto anche sul fronte dei rifiuti tossici. La Calabria rischia di fare la fine della Campania, e i tempi sono molto brevi. C’è un allarme che può compromettere la situazione di qui a pochi mesi. L’atteggiamento di non fare termovalorizzatori ci pone problemi con l’Unione Europea che, rispetto a parametri ambientali, ci impone di diminuire il numero delle discariche. Il problema, che sembra girare intorno all’apertura delle nuove discariche, è molto più ampio: manca una seria programmazione. Quali sono i piani Regionali di programmazione? Le discariche possono essere un tampone nell’immediato, ma non risolvono il problema in modo definitivo. L’emergenza, in Calabria, è strutturale: mancano le strutture. C’è la pianificazione legislativa, ma questa Regione non s’è adeguata sul territorio: manca l’azione degli enti locali che non ci aiutano a risolvere i problemi e in questo scenario in cui le istituzioni sono poco presenti, le infiltrazioni mafiose sono la naturale conseguenza. La cosa più importante che abbiamo riscontrato – conclude la Commissione – è la volontà positiva di risolvere questi problemi-.

Ma se la Calabria continuerà a rifiutare (a tutti i livelli, a partire dai cittadini) la realizzazione di nuovi impianti che possano agevolare lo smaltimento dei rifiuti, e quindi di termovalorizzatori di ultima generazione, il problema sfocierà drammaticamente in un disastro simile a quello della Campania di un paio d’anni fa.

Intanto domani la commissione d’inchiesta parlamentare effettuerà i sopralluoghi al termovalorizzatore di Gioia Tauro, alla discarica di Lamezia Terme e a quella di Castrolibero, all’impianto di compostaggio di Lamezia e giovedì si sposterà, per nuove audizioni, presso la prefettura di Cosenza.

Anche il Sindaco Scopelliti, a margine dell’audizione presso la Commissione riunita in Prefettura, s’è espresso in modo estremamente preoccupato: -la Calabria è a rischio, il sistema non funziona perfettamente e bisogna trovare le soluzioni opportune per uscire fuori dall’empasse degli ultimi tempi. A Reggio il Comune ha fatto tanti passi avanti con l’isola ecologica, la raccolta differenziata e un servizio di smaltimento rifiuti efficiente e costante che prova giorno dopo giorno a rendere la città sempre più pulita, ma purtroppo persistono ancora pessime usanze di una parte della cittadinanza che non utilizza i servizi offerti dagli Enti pubbluci: il dato di 98 discariche abusive solo nel territorio del Comune di Reggio è eloquente-.

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