Sant'Onofrio celebrata l'Affruntata sospesa per 'ndrangheta il giorno di Pasqua: Stato e Chiesa vincono sulle cosche

Sant’Onofrio celebrata l’Affruntata sospesa per ‘ndrangheta il giorno di Pasqua: Stato e Chiesa vincono sulle cosche

Sant’Onofrio celebrata l’Affruntata sospesa per ‘ndrangheta il giorno di Pasqua: Stato e Chiesa vincono sulle cosche

domenica 11 Aprile 2010 - 21:21

Il centro del Vibonese s'è raccolto intorno ai propri santi in una manifestazione blindata dalle forze dell'ordine. Sentitissima la partecipazione popolare, molti i rappresentanti istituzionali

A Sant’Onofrio lo Stato e la Chiesa hanno vinto sulle cosche. Una settimana dopo la Pasqua, e soprattutto dopo i colpi di pistola esplosi contro l’abitazione del Priore Antonio Virdò, oggi si è regolarmente svolto il rito dell’Affruntata nel centro del Vibonese dove il Comune è commissariato per mafia dall’aprile 2009.

-La comunità è ferita per quello che è successo – ha detto il vescovo Luigi Renzo durante l’omelia – ma ha meritatamente potuto celebrare questo giorno. Oggi la forza del Risorto qui ha sconfitto il male e il peccato-.

Insieme a numerosi rappresentanti delle istituzioni e delle forze dell’ordine, c’erano almeno tremila persone nella piazza principale del paese ad assistere commosse all’incontro tra la Madonna e il Cristo Risorto, annunciato da San Giovanni Battista.

A portare in spalla le tre statue, sono stati gli uomini della Confraternita del Santissimo Rosario ed alcuni giovani delle associazioni locali, in forte discontinuità col passato quando, ad arrogarsi il diritto del trasporto dei santi, erano picciotti e `ndranghetisti in segno di forza e di comando davanti tutta la comunità. Contro quest’abuso fortemente radicato nella società calabrese, nei mesi scorsi, si era schierato il vescovo della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, Luigi Renzo, che aveva invitato i parroci a fare attenzione alla scelta dei figuranti per non ritrovarsi con boss e pregiudicati nelle processioni religiose. Direttiva rispettata dal parroco di Sant’Onofrio che, insieme al Priore, aveva deciso di far portare le statue dell’Affruntata ai membri della Confraternita. Ma, la notte prima di Pasqua, qualcuno ha sparato contro il cancello di casa di Virdò e don Franco Fragalà, turbato dalle pistolettate – su cui ora indagano le Procure di Vibo e Catanzaro – aveva deciso di sospendere la celebrazione.

Contrario il Prefetto di Vibo Valentia, Luisa Latella, che aveva commentato: -l’ordine pubblico lo manteniamo noi e non le cosche-.

Oggi c’era anche lei a Sant’Onofrio, insieme al neogovernatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti, e ad una folta rappresentanza di deputati, politici, amministratori e uomini di giustizia, come i procuratori di Vibo Valentia e Catanzaro. -Sono qui per testimoniare la presenza dello Stato – ha detto il Prefetto – perché, pur con ruoli e funzioni diverse, Stato e Chiesa marciano insieme per affermare la legalità. Questa è una piccola vittoria nostra e della popolazione-.

-Una nuova stagione si è aperta in Calabria-, sono state le parole di Scopelliti. -Il nostro compito, ora – ha detto il governatore – è travolgere la cattiva amministrazione ed i fenomeni criminali che danneggiano la Regione. Oggi mi è sembrato giusto e doveroso, dopo la mia proclamazione avvenuta ieri, essere presente qui per portare la forte solidarietà e vicinanza al parroco e alla popolazione di questo centro. L’Affruntata va fatta e le presenze di quanti sono oggi qui rendono ancora più forte e importante questo momento. La presenza criminale rappresenta solo una rumorosa minoranza che non fa paura alla nuova stagione che si è aperta in Calabria-.

Ed il procuratore di Catanzaro, Vincenzo Lombardo: -I cittadini devono sentire che lo Stato è dalla loro parte e che conviene stare con lo Stato-.

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