Anche lo Stretto avrà il suo 'Cristo Redentor': sorgerà in onore di San Paolo sulla Collina di Pentimele, a nord di Reggio. I lavori sono già a buon punto

Anche lo Stretto avrà il suo ‘Cristo Redentor’: sorgerà in onore di San Paolo sulla Collina di Pentimele, a nord di Reggio. I lavori sono già a buon punto

Anche lo Stretto avrà il suo ‘Cristo Redentor’: sorgerà in onore di San Paolo sulla Collina di Pentimele, a nord di Reggio. I lavori sono già a buon punto

sabato 04 Luglio 2009 - 15:10

Lunedì mattina è stata inaugurata la statua bronzea dedicata a San Paolo, la prima parte del progetto che potrebbe essere completato entro il prossimo giugno: -dipende da quando le montagne marmoree di Massa e Carrara riusciranno a sfornare i rocchi utili al completamento dell'opera- dicono gli organizzatori

-E costeggiando giungemmo a Reggio-: è questo il passo degli Atti degli Apostoli che narra il passaggio da Reggio di Paolo di Tarso in catene, diretto a Roma; si narra infatti che Paolo sostò in città un giorno intero in cui parlò, predicò e fu fondatore e Padre della Chiesa reggina. Proprio da Reggio ebbe inizio la diffusione del Cristianesimo in Calabria e nello Stretto.

E anche Reggio, anche lo Stretto, adesso, ha il suo -Cristo Redentor-. Certo non è alto quanto quello di Rio de Janeiro, che arriva a 38 metri e spicca dalla montagna del Corcovado sulla baia di Rio (foto a corredo dell’articolo), ma ha un valore simbolico molto simile e altrettanto importante: San Paolo, dalla collina di Pentimele, sarà il faro e il guardiano della città e dello Stretto, un punto di riferimento per chi vive a Reggio, un riconoscimento storico e culturale alla città e al territorio e, perchè no, anche un’attrazione turistica.

Nel 1961, in occasione del XIX anniversario del centenario dello sbarco di San Paolo a Reggio, su iniziativa dell’allora Arcivescovo della Città, S.E. Mons. Giovanni Ferro, furono organizzate solenni celebrazioni che durarono dal 20 maggio al 4 giugno. A coronamento di quelle manifestazioni, alle 10:00 del mattino di quel 4 giugno conclusivo, sulla Collina di Pentimele ci fu la benedizione e la posa della prima pietra per un monumento dedicato al Santo: il Cardinale Agostino Bea posizionò la prima pietra, alla presenza di Vescovi e Arcivescovi della Calabria, delle Autorità politiche, amministrative e militari di ogni ordine e grado, oltre a una congrua presenza popolare.

La realizzazione dell’opera, però, rimase bloccata per lunghi decenni finchè nel 1992 il Rotary Club di Reggio si impegnò a portare a termine la realizzazione del monumento: iniziò così la fase operativa, fatta di sopralluoghi, intese e contratti.

Una ditta di Carrara produttrice di Marmo divenne la principale partner nella realizzazione del progetto, che venne realizzato proprio in quei mesi: con un primo versamento di cinque milioni delle vecchie lire tutto sembrava, stavolta, andare per il meglio ma ulteriori difficoltà e resistenze burocratiche, amministrative, ambientaliste e geologiche ostacolarono la realizzazione del progetto, finchè il 6 febbraio 2007 non iniziarono, finalmente, i lavori.

Il progetto prevede la realizzazione di una colonna marmorea alta venti metri, composta da dieci blocchi di marmo bianco di Carrara sovrapposti l’uno all’altro. Ogni blocco è alto due metri e ha due metri di diametro, pesa circa trenta tonnellate e costa 25 mila euro circa.

Oltre all’altissima colonna, accanto sorge la statua a San Paolo, alta tre metri, bronzea.

Per quanto riguarda il finanziamento del progetto, secondo gli ideatori dev’essere il cuore dei fedeli Reggini a provvedervi in grande parte, perchè gli abitanti di questa città oltre a tutti i primati geografici, storici e culturali devono rivendicare il fatto che i loro antenati hanno iniziato le genti di Calabria al Cristianesimo.

Lo slogan lanciato dagli organizzatori è -un Reggino un Euro-, perchè oltre agli enti interessa molto di più la partecipazione dei cittadini alla conoscenza di San Paolo e della sua storia: la realizzazione dell’opera è anche uno stimolo e un incentivo a documentarsi e studiare sul rapporto del Santo con questa nostra terra.

-Un Reggino un Euro- nasce come slogan perchè gli organizzatori non credono che, attraverso la partecipazione dei Bar, possa essere negata quella che è una tazzina di caffè, virtuale ovviamente, alla realizzazione di un progetto così grande e importante: si auspica, quindi, la partecipazione solidale della città.

E a proposito di istituzioni: nei giorni scorsi è stata inaugurata la prima parte del progetto, la statua di San Paolo: l’On. Giuseppe Reale, uno dei principali sostenitori del progetto, ha voluto sottolineare che tutte le istituzioni locali sono state vicine e comprensive, soprattutto la Provincia per l’attenzione posta alla causa.

Il valore della Colonna è altamente simbolico: sarà visibile da Catona a Bocale, per tutta la costa Reggina e dall’altro lato dello Stretto da Ganzirri a Taormina, e di notte sarà illuminata in modo tale da diventare un vero e proprio faro, un segnale per i naviganti dello Stretto, testimoniando la perennità di un messaggio che vince i secoli.

Ma quando potremo vedere l’opera completamente e definitivamente realizzata?

L’arcivescovo Mondello spera che entro il 19 giugno 2010, cioè tra meno di un anno ed entro la chiusura dell’anno di sacerdozio, l’opera possa essere completata.

Inaugurata la statua di San Paolo lunedì mattina, alla presenza delle massime autorità e di oltre 200 fedeli Reggini, adesso bisogna completare la colonna composta da sei -rocchi- di marmo: due sono già stati posti come base della colonna, altri quattro sono arrivati a Reggio e sono pronti per essere innalzati, e poi ne mancano altri quattro ancora che dovranno essere -sfornati- dalle montagne marmoree di Massa e Carrara: -la nostra volontà è quella di fare al più presto possibile – dice l’On. Giuseppe Realema quando potremo avere questi blocchi di marmo non possiamo saperlo, perchè non dipende dalla volontà di esseri umani quanto, piuttosto, da quella della natura. Certamente faremo di tutto per realizzare il sogno dell’arcivescovo e quindi per completare l’opera entro la fine dell’anno di sacerdozio, entro il 19 giugno prossimo-.

E allora l’appuntamento è sempre lassù, sulla Collina di Pentimele, tra un anno esatto o poco meno: potrebbero esserci delle sorprese, in quanto l’On. Reale ha provocato il nunzio apostolico circa un suo ritorno a Pentimele, il giorno dell’inaugurazione, con il vestito rosso da Cardinale.

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