Nella lettera vengono evidenziate le condizioni delle strade nelle aree periferiche della città ormai insostenibili
Riceviamo e pubblichiamo
REGGIO CALABRIA – “Egregio Signor Sindaco,
Con la presente, desidero portare alla Sua attenzione una serie di problematiche che da troppo tempo affliggono le periferie di Reggio Calabria, zone che, purtroppo, vengono sistematicamente dimenticate rispetto al centro cittadino. Questa disparità di trattamento non solo penalizza gravemente la qualità della vita dei cittadini, ma mette anche a rischio la loro sicurezza.
Le condizioni delle strade nelle aree periferiche della città sono ormai insostenibili. Buche profonde,
crepe nell’asfalto e tratti dissestati compromettono gravemente la viabilità e rappresentano un
serio pericolo per automobilisti, motociclisti, ciclisti e pedoni. La situazione è particolarmente
critica nel tratto che collega San Leo a Bocale, dove l’asfalto è quasi inesistente e l’acqua stagnante
rende il percorso pericoloso, soprattutto durante le piogge, aumentando ulteriormente il rischio di
incidenti. Negli ultimi mesi, si sono registrate numerose richieste di intervento da parte dei mezzi di
soccorso, a causa del persistente degrado del manto stradale, risultato di una manutenzione scarsa
e quasi del tutto assente.
Nonostante le ripetute segnalazioni inviate dai cittadini all’Amministrazione Comunale, ci
chiediamo come sia possibile che, nonostante il numero crescente di richieste di intervento, questa
situazione continui a essere ignorata. Non possiamo accettare che la sicurezza stradale sia
garantita solo per alcune zone della città, mentre altre vengono lasciate nell’incuria più totale.
Un altro grave problema riguarda le perdite d’acqua che, in diverse zone della città, continuano a
verificarsi. In un periodo di siccità e razionamento idrico, questi sprechi sono ancora più
inaccettabili e irresponsabili. Le segnalazioni per le perdite sono frequenti, ma gli interventi per la
riparazione delle condutture sono lenti e inefficaci. Talvolta le perdite vengono “tamponate” senza
risolvere il problema alla radice, con il risultato che, dopo poche settimane, si verificano nuovi
guasti.
Chiediamo, quindi, un intervento urgente per fermare questi sprechi e garantire un utilizzo più
responsabile delle risorse idriche, visto che L’ERERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e
Ambiente) quando stabilisce le tariffe per il servizio idrico, si basa su un principio di “costo pieno”,
che significa che le aziende che intervengono devono recuperare tutti i costi operativi, mentre il
costo di queste perdite viene trasmesso ai consumatori sotto forma di aumenti tariffari.
Affrontare queste problematiche richiede un impegno concreto da parte delle amministrazioni
locali, con interventi mirati non solo a riqualificare le zone centrali, ma anche a garantire che tutte
le aree della città possano beneficiare di infrastrutture moderne, sicure e accessibili. La creazione di
spazi verdi, la messa in sicurezza delle strade, il miglioramento dei servizi pubblici e la promozione
di iniziative culturali e sociali potrebbero contribuire a rendere le periferie luoghi di vita più
dignitosi e accoglienti.
Il contrasto tra il centro storico e le periferie evidenzia una problematica che molte città italiane
condividono: l’attenzione e gli investimenti si concentrano spesso nelle aree centrali, mentre le
periferie rischiano di essere trascurate. Questo divario ha un impatto significativo sulla qualità
della vita dei residenti che vivono in queste zone. È inaccettabile che l’Amministrazione Comunale non dedichi risorse sufficienti per la valorizzazione e il recupero delle periferie. Un caso emblematico è quello dell’Arco di Nesci a Pellaro, che da anni versa in uno stato di grave degrado strutturale.
Per garantire la sicurezza pubblica, l’arcata è stata puntellata con elementi metallici e coperta con un telo verde, ma queste misure sono temporanee e non risolvono il problema. La strada comunale che passa sotto l’arco è stata chiusa al traffico, causando disagi alla comunità locale. Questo collegamento rappresenta un’alternativa importante alla pericolosa Strada Statale 106, ma la situazione di degrado persiste. Comprendiamo che le problematiche legate all’intervento sull’Arco di Nesci siano complesse, anche a causa della proprietà privata del bene, ma è necessario che l’Amministrazione trovi una soluzione
definitiva. Siamo a conoscenza che nel mese di gennaio 2025 è stata convocata una riunione a
Palazzo San Giorgio, durante la quale le parti politiche presenti si sono impegnate a individuare il
percorso tecnico-amministrativo più efficace per risolvere la questione.
Nonostante questi impegni, vogliamo ricordare che già il 30 luglio 2018, durante un convegno sulla
“Toponomastica di Pellaro”, il Sindaco attuale aveva dichiarato che l’Arco di Nesci doveva essere
restituito al suo splendore come simbolo dell’antica civiltà contadina. Tuttavia, ad oggi, non sono
stati intrapresi interventi concreti per la sua messa in sicurezza o valorizzazione.
Infine, un ulteriore problema legato alla gestione delle periferie è la mancanza di un sistema di
rappresentanza locale efficace. L’abolizione delle circoscrizioni, prevista dalla legge 191 del 2009,
ha rivelato una grave carenza nel governo del territorio, facendo aumentare il senso di abbandono
e rendendo più difficile l’intervento dell’Amministrazione nelle zone più periferiche.
Chiediamo che l’Amministrazione valuti la possibilità di ripristinare un sistema di governance
decentrato, magari riducendo il numero delle circoscrizioni per ottimizzare le risorse, ma
garantendo comunque una maggiore attenzione ai quartieri: Visto le modifiche al Testo Unico delle
Leggi sull’ordinamento degli Enti Locali, oggi resta in vigore la disciplina che prevede l’obbligo di
istituire le circoscrizioni per i comuni superiore a 250.000 abitanti, mentre per gli altri resta una
scelta facoltativa.
Di fronte a questa situazione, i cittadini di Reggio Calabria chiedono risposte concrete e impegni
chiari. Pertanto, chiediamo al Comune di Reggio Calabria:
- Di avviare un piano di manutenzione straordinaria delle strade nelle periferie, partendo
dalle zone più critiche come il tratto San Leo-Bocale. - Di programmare interventi strutturali per la gestione delle perdite d’acqua, evitando
sprechi inutili e garantendo un servizio efficiente. - Di riequilibrare gli investimenti tra centro e periferia, assicurando che tutti i cittadini
possano vivere in condizioni dignitose. - Di valutare il ripristino di organi di rappresentanza locale, per garantire una gestione del
territorio più vicina ai problemi quotidiani dei quartieri.
Non accettiamo più promesse non mantenute. Come cittadini siamo pronti ad un confronto
costruttivo con l’Amministrazione e ci auguriamo di poter ottenere finalmente risposte concrete”.
