Ricorderete senz’altro – vi abbiano intrigato o non vi siano piaciuti: si sa, il gusto per l’arte è soggettivo – i singolari quadretti appesi nelle vicinanze di corso Garibaldi… E poi anche di piazza Castello, di piazza De Nava.
Una situèscion, direbbe Sergio Cammariere, che aveva suscitato grande curiosità.
Arte, social & solidarietà
Adesso arriva un secondo step fra tecnica, esperimento sociale, partenariato istituzionale e flussi social.
Al grido di Qualcosa di nuovo nuovamente, viene annunciata una sorta di partenariato social-artistico tra il gruppo Gels (acronimo che richiama le iniziali dei giovani artisti-promotori) e il Comune di Reggio Calabria.
L’operazione-straniamento ha inizio, anzi continua. E questo secondo step si chiama Reggio è arte.
Arte «che promuove l’immagine cittadina e, con i ricavati delle donazioni – spiega lo stesso gruppo Gels –, finanzia l’Associazione Autopia che tutela le persone affette da autismo».
Come ti regginizzo Munch
Nel progetto che lega Gels e Palazzo San Giorgio, tele famosissime vengono riprodotte e rivisitate in chiave reggina.
Nella foto grande, avete visto una singolare rielaborazione della Scuola di Atene, capolavoro di Raffaello Sanzio, “adattata” alla scalinata del Waterfront.
E la tela, per incrementare l’effetto-distopia, è stata posizionata giusto ai piedi della stessa scalinata immortalata.
Nella foto qui sopra, invece, ecco il Reggio sounding del famosissimo Urlo di Edvard Munch, incastonato in un tramonto reggino sul lungomare Falcomatà.
Hayez …all’Arena dello Stretto
Ma volentieri citiamo – mostrandola – un’altra delle operazioni artistiche fusion di questi giovani, talentuosi artisti.
Ed ecco allora la “versione Gels” del romanticissimo dipinto Il bacio. Episodio della giovinezza. Costumi del secolo XIV, in realtà per tutti Il bacio, dello strepitoso pittore veneziano Francesco Hayez.
Le figure sono quelle che hanno reso immortale l’originale di quest’opera. Trasposte però davanti alla statua della Dea Atena, all’Arena dello Stretto.
Il senso del progetto
Ma qual è il senso complessivo di quest’originale operazione artistica di ri-contestualizzazione?
«I paesaggi diventano dipinti, l’estro si fonde con la realtà», spiegano gli artisti nel loro profilo social collettivo. Così, «il Viandante sul mare di nebbia di Caspar David Friedrich si affaccia dai Fortini di Pentimele ammaliato dal panorama» mentre, nuovamente sul Lungomare di Reggio Calabria, «le colonne di Opera di Edoardo Tresoldi si delineano nella Notte stellata sul Rodano di Vincent van Gogh».
Il precedente solidale
Nel maggio scorso, peraltro, s’era registrato un grazioso precedente. Pregnanti anche le motivazioni; solidarietà anche nel caso di quell’unione artistica e social.
In un momento di difficoltà per molti esercenti, il gruppo artistico aveva pensato d’incuriosire la clientela potenziale di un noto locale di Reggio Calabria. Su tela, sostituendo alla figura miracolosa e splendente della celebratissima Venere di Botticelli… il “ritratto” di un saporito hamburger.
Perché non di solo pane vive l’uomo, vero; ma a volte aiuta… Specie se il condimento è quello, sempre speciale, dell’afflato solidale.