"Accessi superstrada zona sud chiusi o a rischio chiusura, Bisogna capire come meglio intervenire per evitare grossi disagi a tutta la Comunità”
REGGIO CALABRIA – “Mi sono recato presso gli Uffici di Anas per avere maggiori informazioni rispetto alla già avvenuta chiusura di alcuni ed alla possibile chiusura di altri accessi alla superstrada in Zona Sud di Reggio, considerati abusivi o non regolari dai tecnici responsabili della viabilità. Capisco le scelte di Anas, ma così si rischia di congestionare completamente il traffico compreso tra gli svincoli di Arangea e San Gregorio. Bisogna capire come meglio intervenire per evitare grossi disagi a tutta la Comunità.” A dirlo è Antonino Maiolino consigliere comunale di Forza Italia, facendosi portavoce dei malumori di centinaia di residenti delle zone interessate dagli interventi di Anas legati alla sicurezza stradale.
Le considerazioni
“Prima di chiamare in causa il Sindaco f.f. Paolo Brunetti o sparare a zero contro Anas, ho preferito informarmi e capire meglio le circostanze che hanno portato alla chiusura di alcuni accessi e che potrebbero portare a breve alla chiusura di altri. Capisco la scelta tecnica di Anas legata strettamente alla sicurezza, la condivido e va rispettata. Tuttavia, è nostro compito anche quello di prevedere i disagi ed
affrontarli per tempo. Chiudere l’accesso al raccordo autostradale di contrada Irto e via via tutti gli altri fino alla stazione di servizio di San Gregorio significa di fatto convogliare migliaia di automobili in appena 2 svincoli autostradali, con tutti i disagi al traffico che possiamo immaginare, soprattutto nelle ore di punta. Disagi che si ripercuoterebbero anche sulle tante attività commerciali che lambiscono la superstrada.
Il tavolo
“Alla luce di tutto ciò, ritengo necessario affrontare la vicenda convocando un tavolo tecnico il prima possibile, coinvolgendo Anas, Comune e Città metropolitana di Reggio Calabria per meglio valutare le competenze a vario titolo e gli interventi da attuare. Ho già provveduto ad inoltrare la richiesta agli organi competenti.” – conclude.