Oltre alla crisi idrica, si è venuta a creare anche quella igienico-sanitaria, per i rifiuti, tra cui amianto, vengono quotidianamente bruciati
REGGIO CALABRIA – Come annunciato i residenti del popoloso rione di Arghillà, ieri sera sono scesi in Piazza Italia, per far sentire la loro voce sulla situazione che vive il popoloso quartiere a nord della città che oltre alla crisi idrica, la presenza indiscriminata di rifiuti, c’è quella igienico-sanitaria, derivante dai roghi incontrollati appiccati nelle discariche a cielo aperto, dov’è stata riscontrata anche la presenza di amianto che sprigionano diossine e fumi tossici, mentre carcasse di macchine bruciano. La protesta, per sollecitare il sindaco Giuseppe Falcomatà e l’Amministrazione comunale a prendere provvedimenti concreti, è stata organizzata dal Gruppo Civico “Noi siamo Arghillà – La Rinascita”, che ha sottolineato che nonostante le numerose segnalazioni e richieste di bonifica dell’intera area, l’emergenza permane.
Ripepi alla manifestazione di protesta: “Arghillà figli di nessuno”
“Ho voluto presenziare a questa importantissima manifestazione di protesta dei cittadini abbandonati di Arghillà, per essere vicino a coloro che giornalmente lottano per la sopravvivenza loro e dei propri figli. Per questo mi auguro che presto il Prefetto ci convochi al fine di istituire un tavolo tecnico istituzionale per il governo di un’emergenza igienico-sanitaria e ambientale che colpisce non solo Arghillà ma anche altri importanti quartieri della città. Questo tavolo tecnico è stato da me richiesto qualche giorno fa attraverso una lettera allo stesso indirizzata, nella quale ho evidenziato l’esigenza di trattare il problema in maniera sinergica con tutte le istituzioni dello Stato, considerato che l’emergenza è anche di legalità e sicurezza.
Ringrazio la Presidente del gruppo civico “Noi Siamo Arghillà”, Patrizia D’Aguì, nonchè tutti i cittadini intervenuti per la forza e la libertà avuta nell’esigere con forza dall’amministrazione e dallo Stato ciò che gli è dovuto. Ringrazio inoltre il Prefetto che, certamente al più presto, istituirà il tavolo tecnico richiesto per risolvere il problema.”