Il sindaco è intervenuto al convegno del Lions distretto 108 Ya Reggio Calabria Città del Mediterraneo: "ecco le nostre proposte al Governo"
Il sindaco Giuseppe Falcomatà ha portato i saluti della Città Metropolitana al convegno “Recovery Fund e Pnrr – Territorio, Economia reale, Benefici sociali del risparmio produttivo” organizzato, presso Palazzo Sarlo, dal Lions club Distretto 108 Ya Reggio Calabria Città del
Mediterraneo. Un incontro che il sindaco ha definito «importante», considerata la necessità di «portare la discussione fuori da un dibattito fra addetti ai lavori perché è fondamentale coinvolgere i club service, le associazioni, i sindacati, le università e tutti coloro che possono dare un contributo in termini di idee e proposte rispetto alle risorse in arrivo».
«Noi – ha detto Falcomatà – con la Città Metropolitana abbiamo partecipato manifestando non solo il percorso di coinvolgimento che stiamo portando avanti interessando, dentro la cabina regia, tutte le realtà produttive e associative del nostro territorio, ma anche illustrando quelli che sono gli interrogativi che, come Anci, abbiamo posto al Governo». Secondo il sindaco Falcomatà, infatti, ciò che deve attirare l’attenzione, in questa fase, «non è
più soltanto il tema relativo a quante risorse, tantissime, che arriveranno, ma quante ne riusciremo a spendere».
I rischi del Sud
«Purtroppo – ha spiegato il primo Cittadino – soprattutto al Sud, richiamo di pagare uno scotto più pesante, rispetto ai Comuni del centro nord, considerata la ristrettezza in termini di dotazione delle piante organiche. Per questo motivo abbiamo avanzato due proposte al Governo. La prima riguarda l’individuazione di personale per scrivere i bandi considerato che, la
gran parte delle risorse del Pnrr, saranno erogate tramite partecipazione a gare di evidenza pubblica. Servono, quindi, persone qualificate, formate, professionalizzate per realizzare questi bandi e proporli all’attenzione di Palazzo Chigi».
Nuove professionalità
La seconda proposta è relativa alle risorse e alle professionalità tecniche come «ingegneri, architetti, geometri, agronomi che, naturalmente, si dovranno occupare dei dettagli, ma che mancano all’interno delle Pubbliche amministrazioni». «In questo caso – ha concluso il sindaco Falcomatà – bisogna superare l’idea che è stata del Decreto Brunetta valutato il fatto che, tanti professionisti, funzionari e dipendenti hanno rinunciato. E’ indispensabile, quindi, individuare, fra le maglie dei fondi del Pnrr, una quota del 5% da destinare all’acquisizione delle professionalità necessarie per non perdere questi finanziamenti».