Rivolgendosi alla minoranza Falcomatà ha affermato: "non facciamo conferenze stampa per attaccare nessuno ma per comunicare dei risultati"
REGGIO CALABRIA – “Abbiamo convocato questo incontro per dare conto alla cittadinanza, di tutte le attività messe in campo solo nell’anno 2024. Un’esigenza di trasparenza amministrativa e allo stesso tempo di comunicazione ai cittadini, nella piena consapevolezza della strada percorsa della quale andiamo orgogliosi come amministrazione e della quale devono andare orgogliosi i cittadini perchè i risultati aumentano le occasioni per la nostra città”. Sono le parole del sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà che ha tracciato un bilancio delle attività svolte dall’Amministrazione comunale nel corso dell’anno appena trascorso.
“Intendiamo allo stesso tempo rilanciare le attività in corso nel 2025. Riassumere e riavvolgere il nastro dell’ultimo anno ci spinge a fare ancora di più e ancora meglio. Reggio Calabria è nelle condizioni di raggiungere risultati ambiziosi”. “Ricordo due cantieri importanti su tutti, il Palazzo di Giustizia e il Museo del Mare. Naturalmente tutto deve avere un filo conduttore. La bella notizia di Reggio in finale come Capitale Italiana della Cultura ci chiama tutti ad uno sforzo collettivo. L’obiettivo per il 2025, sarà quello di trovare l’unità della città per continuare a crescere”.
“Ognuno interpreta la politica a modo suo e ognuno ha il proprio stile”. Rivolgendosi alla minoranza di Palazzo San Giorgio. “Noi non facciamo conferenze stampa per attaccare nessuno ma lo facciamo per comunicare dei risultati e lo facciamo con l’orgoglio di chi ha l’onore di rappresentare una comunità. Nessuno ha mai detto di non essere contento del campus annunciato dall’onorevole Cannizzaro. Rilevo il fatto che quando si prendono decisioni che ricadono sulla città, coinvolgere l’amministrazione comunale non è un fatto di garbo istituzionale ma è un fatto di competenza. Sul campus abbiamo rilevato che l’amministrazione deve essere coinvolta per competenza. Escludere il sindaco non significa escludere Giuseppe Falcomatà, ma significa lasciare fuori una città intera”.
