Un anziano buttato a terra dalle raffiche, che hanno causato quattro incidenti d'auto in centro. A Bovetto, sfondato e in pezzi il muro dell'ex fornace
REGGIO CALABRIA – Il lungomare Falcomatà letteralmente spazzato dai marosi, con l’acqua fin dentro i gazebo posizionati sulla cosiddetta “via Marina bassissima”. Un signore in età avanzata buttato a terra dalla furia del vento: subito soccorso, per fortuna senza serie conseguenze seguite alla caduta.
E poi l’esercizio commerciale semidevastato a un passo dal Museo nazionale archeologico, vasi di piante scaraventati a terra dal vento in piazza Castello, il muro della “vecchia fornace” di Bovetto – nella periferia collinare Sud della città – schiantato dal vento che va in mille pezzi…
Questi e tanti altri i guai provocati ieri da un vento fortissimo, con picchi da 55 chilometri all’ora. Tanto da indurre il sindaco facente funzioni Paolo Brunetti a disporre l’immediata chiusura temporanea – fino alle 6 di stamattina, salvo che le condizioni meteo suggeriscano di prolungarla – del lungomare Falcomatà, del transito pedonale lungo corso Garibaldi e della Villa comunale “Umberto I”.
Vari incidenti d’auto. Crollato un tabellone pubblicitario
Il forte vento ha reso la vita “impossibile” anche alle auto, di fatto provocando quattro incidenti, in zone abbastanza centrali della città: due incidenti autonomi e due scontri fra due diversi veicoli, fortunatamente senza alcun feriti in tutt’e quattro i casi.
E un pericolo è stato pure rappresentato dallo schianto di una pesantissima, ingombrante struttura per cartellonistica pubblicitaria, nel controviale delle “bretelle” del Calopinace, direzione monte-mare. Che ha di fatto interdetto la circolazione nella strada “laterale” rispetto alle “bretelle” fino a quando non avrà luogo un opportuno intervento di rimozione.
Volati bidoni dei rifiuti e tanti rami, con rischi per i pedoni
Inutile dire che sono state numerosissime le richieste d’intervento evase da Vigili del fuoco, Polizia locale e dalla stessa società in house Castore: questo soprattutto per i rami, a volte anche di notevole dimensioni, caduti con possibili rischi per i pedoni sul lungomare Falcomatà e corso Matteotti (la “via Marina Alta”).
E sono stati tanti, tantissimi i bidoni per la raccolta differenziata dei rifiuti che il vento ha davvero “fatto volare”, spesso anche se pieni con conseguenze molto facili da immaginare; diverse pure le insegne divelte, sia in esercizi commerciali sia in luoghi pubblici come il parco giochi “Nicola Federico”, in una piazza Castello particolarmente segnata dagli agenti atmosferici nel corso della giornata.