Un'idea dal gusto sicuramente vincente nell'ottica dell'anniversario e della spinta turistica, ma quanto efficace e sostenibile dal punto di vista dei contenuti?
REGGIO CALABRIA – Sono gli “uomini” più desiderati d’Italia o forse del pianeta; sono i guerrieri di Bronzo, i super eroi dell’antichità: perfetti, imperturbabili, “coscienti” di un magnetismo a cui difficilmente si riesce a resistere e quest’anno, nel cinquantenario del ritrovamento, il desiderio di possederli sembra aver raggiunto livelli mai visti. Da quando sono stati ritrovati in quel lontano 16 agosto del 1972 niente è stato più lo stesso perché il mistero che li circonda è suggestivo quanto la possente perfezione che li caratterizza e quando mistero e perfezione si fondono in una sola opera il potere di attrazione è indiscusso. I Bronzi di Riace riescono a muovere migliaia di persone, gli studiosi si danno battaglia a colpi di teoria e le copie entrano nei musei di tutto il mondo (Berlino, Metropolitan Museum di New York) o addirittura tornano in fondo al mare come succederà il prossimo 14 agosto Versilia.
L’idea
La notizia pubblicata dai quotidiani toscani è subito diventata virale scatenando non poche reazioni nel mondo social soprattutto nella città che li custodisce. L’evento: il prossimo 14 agosto due copie delle statue (realizzate tra il 1990 e il 1996 saranno depositate sul fondale del mare della Versilia, il progetto, curato da Federica Rotondo e denominato Rewind avrà come padrino Vittorio Sgarbi.
I dubbi
Un’idea dal gusto sicuramente vincente nell’ottica dell’anniversario e della spinta turistica, ma quanto efficace e sostenibile dal punto di vista dei contenuti? Basteranno due statue seppur identiche alle originali a ricreare quella suggestione del ritrovamento, dello stupore senza i duemila anni che hanno preceduto la scoperta? E soprattutto perché dentro acque così lontane da quelle dove sono state ritrovate? Se l’idea di fondo risulta accattivante il dubbio rimane: perché non coinvolgere anche le città coinvolte nella storia dei Bronzi: Riace e Reggio Calabria?
Operazione commerciale
Si legge che le opere resteranno immerse fino al 2023 per valutare gli effetti dell’acqua marina sul bronzo e che il messaggio di fondo del progetto è legato all’ambiente, ma le domande sorgono spontanee come recitava qualcuno e non solo nelle ore notturne quando i dubbi assalgono le menti. Un anno può davvero rispondere a domande prettamente scientifiche? L’esperimento sembra, a nostro avviso più commerciale che altro, spinto da un anniversario importante, dalla “fama” che i due guerrieri hanno conquistato nel mondo, dal desiderio di attirare turisti. Nulla di male in questo, l’economia italiana gira per gran parte intorno al turismo, ma non sarebbe stato più onesto chiamare le cose con il loro nome invece di costruire contenuti la dove per ovvi motivi è impossibile trovarne? Magari le lunghe notti in fondo al mare porteranno risposte…