Ma Iatì (Impegno e identità) chiede lo spostamento in chiave anti-Covid al Teatro “Cilea” o all’Auditorium “Versace” del Cedir
REGGIO CALABRIA – A fine d’anno, il presidente del Consiglio comunale di Reggio Calabria Enzo Marra ha inviato la comunicazione ufficiale: l’agognato Consiglio comunale “aperto” sulla controversa riqualificazione di piazza De Nava si farà insieme a quello non meno atteso sui presunti brogli elettorali alle Comunali del settembre 2020.
La seduta si svolgerà alle 9 del 31 gennaio ed è stata indetta – così come richiesto da più parti – ai sensi dell’articolo 36 del Regolamento per l’attuazione degli Istituti di partecipazione popolare previsti dal titolo II dello Statuto comunale.
Interventi da 3′, nell’ordine d’arrivo delle Pec per prenotarli
si discuterà anche della sua controversa riqualificazione
Si precisa, nel documento di convocazione, che le richieste d’intervento andranno «preventivamente prenotate attraverso l’invio di Pec al seguente indirizzo: presidente.consiglio@pec.reggiocal.it» entro le 12 del 15 gennaio, con l’indicazione dei richiedenti, che possono individuarsi in persone fisiche o persone giuridiche (associazioni etc.).
E «saranno calendarizzati secondo l’ordine d’arrivo della pec», che in pratica detterà l’ordine degli interventi, in sequenza.
Come lo stesso articolo 36 del Regolamento specifica al comma 5, nessun intervento potrà «avere una durata superiore a 3 minuti».
Due grandi dubbi
Resta un “ma”: la seduta di Consiglio comunale è stata infatti convocata nell’«Aula consiliare di Palazzo San Giorgio», cioè quella che di norma ospita i lavori d’Assemblea. Epperò: è opportuno o meno, considerata la relativa capienza, in chiave-antiCovid?
Soprattutto: ma come fa un’Amministrazione di centrosinistra a non tener conto dei precedenti? Quando su forcing di Reggionontace fu convocata la prima, “storica” seduta open di Consiglio comunale, la discussione ebbe luogo all’auditorium “Gianni Versace” del Centro direzionale di Sant’Anna.
Erano gli anni dello scioglimento per contiguità mafiosa dell’Ente, d’accordo, ma i locali del Cedir risultarono pieni come un uovo e molta gente, per buona parte della – giustamente – lunga e articolata sessione di lavori, rimase in piedi.
Iatì (Impegno e identità): seduta al Cedir o al Teatro “Cilea”
Rileva l’esponente di Impegno e identità Filomena Iatì, in missiva inviata al presidente Marra, che «l’emergenza epidemiologica» renderebbe a suo avviso «necessario convocare il predetto Consiglio comunale aperto in un luogo dalle dimensioni più ampie rispetto a quelle dell’Aula Pietro Battaglia di Palazzo San Giorgio, sia per garantire il rispetto delle distanze imposte dalla normativa vigente in materia di contagio sia per garantire una reale e maggiore partecipazione popolare».
Di qui, la richiesta che il Consiglio “aperto” non si svolga a Palazzo di città, bensì «presso l’auditorium “Versace” del Cedir ovvero presso il Teatro comunale “Francesco Cilea”».
“Bazar delle assunzioni”, conferenza stampa di Fiamma & Ancora Italia
Intanto, Fiamma tricolore e Ancora Italia – partito fresco di festeggiamento del suo primo biennio di vita – alle 10 di venerdì prossimo, 7 gennaio, terranno al gazebo “Chapeau” una conferenza stampa congiunta su quello che un po’ folkloristicamente definiscono il bazar delle assunzioni a Palazzo San Giorgio. Ovvero, «in merito alle assunzioni al Comune di Reggio Calabria effettuate nell’ultima decade di dicembre tramite lo scorrimento di graduatorie di altri Enti e all’esposto presentato dai rappresentanti dei movimenti alle autorità».
