Riprese aeree a segno nella zona Nord. Mille metri quadrati ora sotto sequestro ospitavano scarti pericolosi, inclusi cumuli d'eternit e carcasse d'auto
“Finalmente”, potrebbe dire qualche cittadino di Reggio Calabria. Ma dopo le tante contumelie verso i lordazzi in azione nelle loro molteplici forme, c’è una notizia significativa: grazie alle riprese aeree di un drone, la Polizia locale reggina (comandante, Salvatore Zucco) ha scoperto e sequestrato due discariche abusive nella periferia nord della città e, contestualmente, ha denunciato due cittadini, i proprietari dei terreni su cui si perpetrava lo scempio.
Appunto, due presunti lordazzi: perché – checché ne dica qualcuno – l’inciviltà esiste, e ahinoi non è neppure così rara come tutti preferiremmo.
Il personale del Nucleo di polizia ambientale, agli ordini di Maurizio Marrapodi, ha individuato e sottoposto a sequestro due siti di stoccaggio di rifiuti altamente pericolosi: aree prive di qualsiasi autorizzazione, per un’estensione complessiva di cica mille metri quadrati sottoposti a sequestro preventivo (a finalità cautelare, dunque) d’urgenza.
Nel primo erano buttati alla rinfusa varie carcasse d’auto e altri veicoli a motore ormai inutilizzati, ma pure un ingente quantitativo del pericolosissimo eternit. Il secondo sito era invece “specializzato in elettrodomestici”: i lordazzi in questione avevano infatti fiondato in quell’area oltre 200 scaldabagni vecchi e ormai dismessi, parzialmente interrati e annegati nel calcestruzzo.
Le aree sottoposte a vincolo reale d’urgenza sono adesso a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
I proprietari dei terreni sono stati deferiti per esercizio di discarica abusiva e inquinamento ambientale.
Dall’assessore comunale al settore Paolo Brunetti giunge un plauso alla «straordinaria operazione portata a termine dagli agenti della Municipale, dimostrazione tangibile di come sia altissima l’attenzione per reprimere reati particolarmente speciosi ed altamente nocivi per l’ambiente e la salute pubblica».