Al Museo archeologico nazionale per i Bronzi, nel cinquantenario dalla riemersione. All'Ateneo reggino conferito il titolo in Scienze forestali e ambientali
REGGIO CALABRIA –Attesa giornata reggina, ieri, per il Principe Alberto II di Monaco: in realtà il debutto di un’articolata “tre giorni” che, oggi e domani, lo porterà poi anche in tre realtà già appartenute al casato monegasco dei Grimaldi – e infatti aderenti all’associazione Siti storici Grimaldi –: Cittanova, Gerace, Molochio, tutt’e tre peraltro facenti parte del territorio del Parco nazionale d’Aspromonte.
Prima tappa, visita ai Bronzi al MarRc
Prima tappa, ieri pomeriggio, al MarRc, il Museo archeologico nazionale che ospita gli splendidi Bronzi di Riace: tappa imperdibile per Alberto di Monaco, nell’anno del cinquantenario dalla riemersione dalle acque del Mar Jonio.
Una visita che ha avuto inizio, seguendo un rigido protocollo di sicurezza, in piazza Paolo Orsi visitando la mostra L’eta degli eroi. La Magna Grecia e i Bronzi di Riace e proseguita al livello D con le collezioni sulla greca Rhegion e la romana Regium Iulium. «È significativo che questa visita sia coincisa con il Cinquantesimo dal ritrovamento delle due statue, in una ricorrenza che – così il direttore Carmelo Malacrino – abbiamo trasformato in un’opportunità di promozione e valorizzazione del patrimonio culturale di tutto il territorio».
Laurea honoris causa alla “Mediterranea”
A seguire, l’inaugurazione dell’Anno accademico all’Università “Mediterranea”, coincisa con l’assegnazione della laurea honoris causa – cosa che non accadeva da un bel po’, all’Ateneo reggino, dopo la ‘stretta’ circa le lauree di questo tipo degli anni passati su scala nazionale – al Principe Alberto in Scienze forestali e ambientali, per via del suo impegno a difesa dell’ecosistema.
Accorato il saluto del neoRettore Giuseppe Zimbalatti, che ha ricordato tra l’altro le motivazioni dello specifico titolo conferito al Principe di Monaco, come pure i tanti prestigiosi laureati honoris causa nel passato della “Mediterranea” e un presente fatto di quasi 6mila iscritti.
E davanti a diversi parlamentari e al Governatore calabrese Roberto Occhiuto – che ha rivolto il suo saluto ad Alberto di Monaco – sono giunti importanti contributi, di cui scriveremo a parte, ad opera tra gli altri del comandante regionale dei Carabinieri forestali colonnello Giorgio Maria Borrelli, del direttore del Dipartimento di Agraria Giovanni Enrico Agosteo, dell’ex reggente Feliciantonio Costabile – che ha svolto una dotta prolusione – e, per la laudatio, del coordinatore del Corso di studio magistrale in Scienze forestali e ambientali Giuseppe Bombino.
Commosso il Principe monegasco – era comunque in ballo dal 2020 il complesso iter per conferirgli la laurea onorifica -, che ha ricordato tra l’altro il suo «impegno personale per la salvaguardia del nostro pianeta al servizio della Scienza, dando ulteriore voce alla comunità scientifica e sostenendone il lavoro».