A Palazzo Alvaro l'assise di approfondimento su “La disciplina del Decreto legislativo 231/2001 – Tra evoluzione normativa ed innovazione giurisprudenziale
REGGIO CALABRIA – Il sindaco metropolitano facente funzioni, Carmelo Versace, è intervenuto al convegno “La disciplina del Decreto legislativo 231/2001 – Tra evoluzione normativa ed innovazione giurisprudenziale” promosso dalla Camera penale e dall’Ordine degli avvocati di Reggio Calabria. Moderato dall’avvocato Antonino Curatola, l’evento si è svolto nella sala “Perri” di Palazzo Alvaro alla quale il sindaco facente funzioni, Versace, si è rivolto per parlare di un «tema che, seppur datato nel tempo, trova un’applicazione assai pertinente con l’attualità, soprattutto in un momento in cui l’intero Paese esce da una pandemia che, repentinamente, ha modificato modelli organizzativi che ognuno di noi dava per assodati».
«Dunque – ha detto Versace – deve scomparire dalle nostre menti il convincimento che determinati aspetti gestionali possano davvero ritenersi superati e questo per mettere, le nostre aziende, nelle condizioni di poter applicare protocolli per la sicurezza dei lavoratori e per il proseguo della vita amministrativa senza il pericolo di dover incappare in risvolti giudiziari civili o penali». «La nostra terra – ha aggiunto – spesso e volentieri si scontra con la concezione che le grandi opere non arrivino mai a compimento e, il più delle volte, la tendenza è quella di puntare il dito contro la politica o chi governa questi processi. Tuttavia, esistono procedimenti come le interdittive, circostanza sottolineata anche in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, che hanno ripercussioni serie sull’intero sistema.
La paura, adesso, si tramuta nel rischio di vedere rallentare il flusso di risorse che, nella fase della ripresa post-pandemica, arriveranno in maniera massiccia sull’intero comprensorio metropolitano. Questo, ovviamente, non possiamo permetterlo». Quindi, secondo il sindaco facente funzioni, «fanno bene gli avvocati, i giuristi ed i commercialisti a provare ad alzare il livello del dibattito su provvedimenti che potrebbero impedire lo svolgimento positivo di quello che dovrebbe essere lo schema del “Dlgs 231” con l’istituzione degli organismi di vigilanza».
«Probabilmente – ha proseguito Versace – dovremo auspicare una maggiore partecipazione ed una migliore comunicazione con le nostre aziende affinché le procedure possano essere sempre di più standardizzate ed avere, in questo modo, dei modelli organizzativi che rappresentino un vero e proprio vademecum per i nostri imprenditori concentrati, a volte, più su profitti e bilanci e meno sull’importanza di procedure che, se non sono osservate, possono portare a conseguenze importanti». «Ritengo utile partecipare a questo convegno – ha concluso – perché anche la Città Metropolitana, da questo confronto, deve trarne beneficio considerato il continuo rapporto che l’ente pubblico mantiene con le aziende. Diventa, così, sempre più fondamentale provare a lavorare con una certa sintonia».