Il centrodestra di Palazzo San Giorgio ha replicato a Brunetti che ha puntato il dito contro il Governo in seguito agli incendi degli ultimi giorni
REGGIO CALABRIA – A Palazzo San Giorgio è passata all’unanimità la mozione in consiglio comunale per richiedere lo stato di calamità naturale, in seguito agli incendi registratisi negli ultimi giorni. Ben dieci sono stati i roghi che hanno circondato la città di Reggio Calabria. Il sindaco facente funzioni Brunetti nel ringraziare i vigili del fuoco, il personale di Calabria Verde, le forze dell’ordine e i tanti volontari che si sono prodigati per spegnere le fiamme e salvare vite, ha sottolineato che quello che è successo evidenzia uno stato di abbandono del territorio. “Quanto accaduto necessita di risorse straordinarie. Il Governo non può lasciare soli Regione e comuni. Dieci incendi, – sottolinea il primo cittadino – tutti intorno alla città, non possono essere frutto di casualità, La magistratura dovrà intervenire e fare chiarezza”. Dichiarazioni e considerazioni che hanno portato i consiglieri di centrodestra a replicare attraverso una nota alle dichiarazioni del sindaco facente funzioni .
“Le esternazioni fatte dal sindaco facente funzioni Brunetti sono vaneggianti, scomposte e denotano confusione e soprattutto poca lucidità sulla terribile condizione in cui questa maggioranza ha condotto la Città ed i cittadini“. Inizia così la replica del centrodestra a Palazzo San Giorgio, “La situazione in Città, messa a ferro e fuoco dalla maggioranza, è lo specchio del nervosismo politico e del totale sbandamento che aleggia ormai da tempo su Palazzo San Giorgio, con in testa un sindaco facente funzioni evidentemente confuso, senza bussola, disorientato, che si lascia andare in modo sguaiato e aggressivo ad insulti e dichiarazioni deliranti e prive di ogni senso, davvero indegne per chi dovrebbe fregiarsi del titolo di primo cittadino e carenti di ogni rispetto istituzionale. Questi sono atteggiamenti che fanno comprendere politicamente una cosa ben chiara: questa maggioranza, nervosa, aggressiva e senza argomenti, sa di essere ai titoli di coda e si vede benissimo dalle condizioni in cui versa la Città, priva di acqua, manutenzioni, servizi, eventi e con i rifiuti che hanno ricominciato a invadere le strade a causa dell’immobilismo proprio di Brunetti che da assessore all’ambiente non sta muovendo un dito per risolvere il problema e si limita, come per ogni cosa, a dare la colpa agli altri, un po’ alla Regione, un po’ ai Deputati ed ai Senatori, tra qualche giorno Brunetti a chi darà la colpa? Se la prenda con se stesso. Viene da chiedersi cosa tema questa maggioranza per lasciarsi andare in modo così scomposto ad una sequela di insulti e vaneggiamenti senza precedenti.
Infatti, dopo aver portato in aula un bilancio annullabile, approvato con numeri striminziti in seconda convocazione ed un rendiconto con un buco di oltre 200 milioni di debiti e con oltre mezzo miliardo di crediti non riscossi, Brunetti – non sapendo più a chi dare la colpa per i disastri che sta compiendo questa maggioranza – decide di rinvangare addirittura fatti e vicende che fanno parte della preistoria, ormai peraltro chiuse e definite. E quindi, anziché sentire parlare di come questa amministrazione intenda risolvere i migliaia di problemi che attanagliano i cittadini sempre più in difficoltà, siamo costretti – dopo ben 13 anni! – a sentire ancora parlare di Modello Reggio, di bilanci di più di 10 anni fa e di altre fandonie inventate da questa maggioranza nel tentativo infantile di giustificare la situazione vergognosa in cui Brunetti e company hanno gettato la Città. Basta parlare di vicende trite, ritrite e passate! I cittadini vogliono risposte! La gente è stanca di soffrire a causa del disinteresse totale di questa amministrazione, incapace addirittura di offrire supporto ai vigili del fuoco, alle forze dell’ordine ed ai cittadini evacuati dalle loro case in questi giorni a causa del fuoco.
Anzi, se vogliamo proprio parlarne, le risposte ai cittadini venivano date prima che questa maggioranza governasse la Città e pensiamo alla miriade di progetti realizzati in quel tempo sui temi del welfare, degli eventi, del lavoro, dello sviluppo della Città, anche grazie all’uso dei fondi comunitari. E la Giunta attuale, di fatto, lo conferma, considerato che sta attuando progetti di quel tempo, come ad esempio il Museo del mare di Zaha Hadid.
Qualcuno faccia capire a Brunetti che i suoi insulti sono sintomo della totale instabilità politica e amministrativa che regna a palazzo San Giorgio e che questa maggioranza è da più di 10 anni ormai che governa il Comune con risultati incommentabili. Brunetti e company, anziché parlare di bilanci preistorici, dovrebbero spiegare alla Città perché mai il primo bilancio dopo il piano di riequilibrio non abbassa di un euro le tasse, lasciando ancora i cittadini senza respiro. Questa maggioranza dovrebbe spiegare perché continua a mancare l’acqua, perché non ci sono manutenzioni ed i servizi sono al minimo storico, con alberi che crollano, strade che sprofondano. Altro che attenzione ai più deboli, questa amministrazione è fuori dal mondo, non ha idea della reale condizione in cui sono costretti a vivere i cittadini, le associazioni, le parrocchie. Ci domandiamo perché non si riescono a garantire gli stipendi dei lavoratori di Castore, che fine hanno fatto opere come il ponte sul Calopinace, il Parco Lineare Sud, l’Urban Center, il Palazzo di Giustizia, i milioni di euro di fondi del PNRR, quelli del REACT EU. Brunetti dovrebbe dire la verità alla Città e subito dopo avere la dignità di dimettersi per come, insieme alla maggioranza, ha ridotto Reggio.
Siamo certi, purtroppo, che il sindaco facente funzioni, – conclude la nota – anziché assumersi con coraggio le sue responsabilità, continuerà a dare la colpa ad altri. Anche se la platea dei soggetti a cui addebitare colpe, caro Brunetti, è finita: finita, esattamente come la tua visione di Città e la maggioranza di palazzo San Giorgio. I cittadini vivono e giudicano e non credono più agli insulti al Modello Reggio. Questo era tema di campagne elettorali di 10 anni fa. Il tempo è passato e i cittadini esigono risposte, che da questa maggioranza non arriveranno mai”.