"ha rappresentato un punto di riferimento per gli accademici ed i letterati del tempo, ci ha lasciato numerosi scritti utili a decifrarne lo spessore umano"
REGGIO CALABRIA – Nei giorni scorsi, si è tenuta la cerimonia di intitolazione di una via a Giuseppe Tympani, scrittore, poeta e docente morto nel giugno del 1981. All’iniziativa hanno preso parte l’assessora comunale alla Pubblica istruzione, Lucia Nucera, il presidente della Commissione Toponomastica, Domenico Cappellano, familiari e conoscenti dell’illustre reggino, geracese d’origine, che «ha contribuito ad alimentare numerose stagioni culturali cittadine ed a formare altrettante generazioni fra i banchi del magistrale “Gulli” e del Tecnico “Piria”». Queste le parole dell’assessora Nucera nel ricordare la figura di un uomo che «ha rappresentato un punto di riferimento per gli accademici ed i letterati del tempo e che ci ha lasciato numerosi scritti utili a decifrare la personalità e lo spessore umano di un nostro concittadino vissuto per coltivare etica e cultura».
I ringraziamenti
«Anche in questa circostanza – ha continuato la delegata di giunta – corre l’obbligo di ringraziare quanti, in questi anni, si sono spesi per mantenere viva la memoria di una personalità illustre che è vanto per la
nostra città e monito per i giovani che, in figure come quella del professore Giuseppe Tympani, possono
riconoscere una guida sicura nei loro percorsi di crescita».
L’attività toponomastica
Un plauso, infine, l’assessora Nucera l’ha riservato alla Commissione Toponomastica ed al suo presidente,
Domenico Cappellano, per «il prezioso lavoro di riscoperta delle nostre radici attraverso un’operazione di
riordino delle denominazioni stradali rispettose di uomini e donne che, negli anni, hanno rappresentato la
spina dorsale di una comunità colta ed esemplare nelle sue gesta».
Il valore della memoria
«La memoria va sicuramente incentivata – ha concluso – e, muovendoci in questa direzione, la nostra
amministrazione continuerà a fare tutto il possibile affinché i nostri ragazzi e le nostre ragazze possano
camminare lungo sentieri in cui scoprire nomi, storie e vite che li ispirino per la costruzione di una società
migliore».