"Un Presidente da sempre amico di Reggio e dei reggini. Ad Italo Falcomatà lo legava una profonda amicizia ed un rispetto reciproco"
REGGIO CALABRIA – “Con la scomparsa del Presidente Emerito Giorgio Napolitano se ne va un pezzo di storia del nostro Paese, testimone di una politica alta, un uomo che per decenni ha saputo interpretare con saggezza e lungimiranza le massime istituzioni della Repubblica, guidando l’Italia con la sua autorevole pacatezza anche nelle vicende più complesse ed intricate. La Fondazione Italo Falcomatà esprime sentimenti di profondo cordoglio per una perdita che affligge l’intera comunità nazionale. Napolitano è stato un interprete autentico di quel senso alto delle istituzioni che inorgoglisce l’intero Paese. Indimenticabile il sacrificio richiestogli dal Parlamento con la sua riconferma al Quirinale, in un momento particolare della storia delle istituzioni democratiche, quando il Presidente accettò senza tentennamenti e con straordinario spirito di servizio di rimanere al suo posto, consapevole di rappresentare l’equilibrio più avanzato per la continuità di un’istituzione che in quel momento aveva la necessità di proseguire nella sua guida saggia ed autorevole”. Cosi in una nota la Fondazione Italo Falcomatà di Reggio Calabria, ricorda la figura del Presidente Emerito Giorgio Napolitano.
“Un Presidente – scrive ancora la Fondazione – da sempre amico di Reggio e dei reggini. Ad Italo Falcomatà lo legava una profonda amicizia ed un rispetto reciproco che era frutto di stima incondizionata. E’ stato proprio Napolitano il primo Presidente a concedere l’onorificenza dell’Alto Patronato della Repubblica al premio giornalistico “La matita rossa e blu”, istituito dalla Fondazione in memoria di Italo Falcomatà. Allo stesso modo intendiamo esprimere sentimenti di gratitudine per il consueto invito che il Presidente ha inteso rivolgere negli anni alla Fondazione in occasione della giornata dedicata all’informazione nelle sale ufficiali del Quirinale. O per quando, giunto a Reggio per partecipare ad un convegno internazionale sul Mezzogiorno, decise di ricevere i rappresentanti della Fondazione nei locali della Prefettura. Di lui rimarrà l’impronta gentile con la quale ha interpretato il ruolo di massimo rappresentante delle istituzioni repubblicane. La comunità reggina piange il Presidente buono, un interprete autentico dei principi fondanti della Costituzione, testimone della storia politica del nostro Paese e custode premuroso dei valori di democrazia e solidarietà nazionale sui quali si fonda la nostra Repubblica”.