Reggio. La Strada sul Regolamento per l’esenzione dai tributi locali

Reggio. La Strada sul Regolamento per l’esenzione dai tributi locali

Elisabetta Marcianò

Reggio. La Strada sul Regolamento per l’esenzione dai tributi locali

mercoledì 10 Maggio 2023 - 13:33

"Con questa interpellanza intendiamo, senza ulteriori rinvii o dilazioni, proseguire su un tema di civiltà estremamente importante"

REGGIO CALABRIA – La Strada torna su una questione fondamentale per gli aspetti sociali, civili e di cultura di contrasto alla ‘ndrangheta per il nostro territorio. Dal 2012 Reggio si è dotata di un regolamento per l’esenzione dai tributi locali per le imprese che denunciano il racket. Ma, come discusso diverse volte, tale Regolamento è nei fatti inapplicato dal nostro Comune. Due i motivi principali: la questione debitoria dell’Ente che non avrebbe consentito la corretta applicazione di un Regolamento comunale e le denominazioni dei tributi locali, mutate nel corso di questi 11 anni. Sulla prima questione con la conclusione del piano di rientro, a questo punto non vediamo più quali problematiche possano esistere. Lo rende noto in un comunicato stampa La Strada.

Le richieste

Sulla seconda, con un’interpellanza, abbiamo chiesto al Sindaco e al Direttore Generale chi debba
modificare formalmente queste denominazioni: è un elemento tecnico-amministrativo, la parte politica già si è espressa con l’approvazione del Regolamento. Ci sembra assurdo e kafkiano che chi denuncia oggi non possa accedere all’esenzione dovuta, perché –ad esempio- la Tarsu non esiste più e oggi si chiama in un altro modo. Nel corso di diverse commissioni e in consiglio comunale più volte negli ultimi due anni abbiamo raccolto la volontà dell’Amministrazione di applicare il Regolamento, ma nei fatti non abbiamo registrato alcun intervento operativo in tal senso.

Fermezza

Con questa interpellanza, presentata dal nostro consigliere Saverio Pazzano, intendiamo –senza ulteriori
rinvii o dilazioni- proseguire su un tema di civiltà estremamente importante. Non ci sono più motivi per non applicare quanto sancito dal Consiglio Comunale. Saremo fermi perché le attività tecnico amministrative e gli eventuali emendamenti possano essere presentati e votati entro la discussione del prossimo bilancio di previsione: dovrà essere prevista una cifra per consentire l’esenzione dai tributi locali a chi denuncia il racket. È un fatto di civiltà, di cultura, di giustizia. Semplicemente.

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