Ambiente Mare Italia, invita le Istituzioni e le Autorità preposte ad una maggiore vigilanza e ad attuare politiche di sensibilizzazione
REGGIO CALABRIA – L’Estate è da poco iniziata e già il nostro territorio vive una vera e propria emergenza incendi. La memoria ci riporta allo scorso anno, quando a seguito di una serie di incendi, appiccati dolosamente, un patrimonio boschivo secolare, unitamente a migliaia di specie animale, sono andati distrutti sulle roccaforti aspromontane. Per giorni il fuoco ha pressoché distrutto ettari ed ettari di macchia mediterranea con danni per milioni di euro.
Le foreste sono uno scrigno di biodiversità, ospitando l’80 per cento delle specie animali e floreali terrestri e sono necessarie per mitigare l’effetto serra, i cambiamenti climatici e a contrastare l’innalzamento della temperatura globale. Gli incendi che stanno divampando in questi giorni in Calabria mettono a rischio le nostre foreste, causando una perdita di biodiversità genetica, il rilascio e immissione in atmosfera di quantità enormi di anidride carbonica e altri gas serra.
Secondo i dati dell’European Forest Fire Information System (Effis), pubblicati nel mese di agosto del 2021, dall’inizio dell’anno nella nostra Penisola erano bruciati 102.933 ettari di terreno, un’area grande quanto 140mila campi da calcio. La situazione, dal mese di agosto, è andata peggiorando a causa dei continui incendi che hanno colpito la penisola ed in particolare il sud Italia. “Questo accadeva lo scorso anno e non vorremmo rivivere questa situazione anche quest’anno – commenta Francesca Rogolino, delegata di Ambiente Mare Italia – Ami Reggio Calabria -. Forti di questa nefasta esperienza oggi sollecitiamo le Autorità preposte, ma anche i semplici cittadini, ad attivarsi in funzione preventiva. È necessario programmare ogni iniziativa tesa a individuare responsabilità dirette, prevenendo, attraverso una seria azione di vigilanza ogni eventuale focolaio”.
Ambiente Mare Italia, ricorda l’importanza che gli alberi hanno nel proteggerci dall’inquinamento atmosferico causa di diverse patologie, ma anche dalle ondate di caldo torrido, come quella che stiamo attraversando in queste settimane. Ambiente Mare Italia – Ami invita, pertanto, da una parte le Istituzioni e le Autorità preposte ad una maggiore vigilanza e ad attuare politiche di sensibilizzazione al rispetto del nostro polmone, dall’altra i cittadini a segnalare alle Autorità fatti o eventi che possano causare degli incendi pericolosi e dannosi al nostro patrimonio boschivo.