Anche l’Archivio di Stato di Reggio Calabria ha partecipato alla realizzazione dell’opera, con una selezione dei documenti
Edito dal Ministero della Cultura, in questi giorni, è stato pubblicato il volume Epidemie e antichi rimedi tra le carte d’archivio. L’opera che raccoglie le ricerche di tutti gli Archivi di Stato italiani, presenta una rassegna storica sulle epidemie: la peste, il colera, il vaiolo, l’influenza spagnola del XX secolo, gli ultimi casi di peste bubbonica alla fine della Seconda guerra mondiale e altre epidemie ancora. Una raccolta di documenti archivistici e bibliografici, conservati negli Archivi di Stato italiani, riguardanti le emergenze epidemiologiche in termini di misure e politiche sanitarie adottate, come la limitazione della circolazione delle merci e delle persone, la chiusura dei mercati e delle scuole, le misure di distanziamento sociale.
Un’efficace testimonianza della pervicacia con cui gli uomini hanno sempre reagito al flagello delle pandemie; un lavoro sul nostro passato che è una guida nel disorientamento del presente, una luce per orientarci nell’immaginare il futuro. Anche l’Archivio di Stato di Reggio Calabria ha partecipato alla realizzazione dell’opera, con una selezione dei documenti messi in mostra in occasione dell’edizione 2020 della “Domenica di carta’’. Fra questi oltre a quelli selezionati per la pubblicazione, riaffiorano emergenze storiche, documentarie, che testimoniano i provvedimenti della difesa Marittima contro la diffusione di tre malattie considerate tra le più pericolose: febbre gialla, colera e peste, che prevedevano che i bastimenti provenienti da zone a rischio o che erano in condizioni igieniche precarie venissero posti in quarantena per un periodo compreso tra i 3 e i 15 giorni. Il patrimonio archivistico relativo alla salute pubblica, alle epidemie, alle misure di contenimento, ai rimedi sanitari offre documenti che testimoniano che ciò che si presenta di nuovo nella storia è paragonabile a un già vissuto. Un presente che è storia, “corsi e ricorsi storici” che nella drammaticità del momento sono speranza. La pubblicazione è disponibile gratuitamente sul sito istituzionale del Ministero della cultura https://bit.ly/3enxpRO.