Reggio, Messina e il desiderio sempre più forte di fare cultura insieme

Reggio, Messina e il desiderio sempre più forte di fare cultura insieme

Elisabetta Marcianò

Reggio, Messina e il desiderio sempre più forte di fare cultura insieme

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sabato 17 Settembre 2022 - 12:26

Forze culturali, amministrazioni ed enti delle due sponde da anni lavorano insieme per legare le due città

REGGIO CALABRIA – Ieri, presentata alla stampa la Biennale dello Stretto, che va a consolidare la necessità sempre più forte per le città di Reggio Calabria e Messina di creare una realtà unica in Italia. Uno “spazio” culturale capace di legare e promuovere uno dei luoghi più particolari e interessanti dal punto di vista sceintifico del mondo. Lo Stretto di Messina, per la sua peculiare conformazione, sin dai tempi più antichi ha “ospitato” mostri, prodigi, sortilegi e ancora metafore dell’ignoto del “viaggio umano”. Punto che “spezza” e al contempo unisce, crea un territorio unico e un solo popolo che alcuni, compresa me, definiscono “strettese”.

Forza irresistibile

Il mare e lo Stretto di Messina attraggono, dunque, con una forza pari solo alle correnti e ai venti che lo caratterizzano. Gli abissi deputati al mistero e all’ignoto. Il cielo custode di nuvole e tramonti di disarmante bellezza. Di questo potere esistono diverse testimonianze letterarie e artistiche sin dai tempi più remoti a dimostrazione che nessun uomo, nessun artista è rimasto mai indifferente di fronte alla sua “terribile” bellezza di gusto kantiano.

Prima della Biennale

Questo potere, da qualche anno sembra aver spinto le forze culturali, le amministrazioni e vari enti delle due sponde a lavorare insieme; a costruire progetti capaci di offrire contenuti, visioni, promozione territoriale. Già nel 2018, infatti, il Festival dello Stretto Morgana Vede fece dialogare le due sponde grazie ad una idea “collettiva” in grado di offrire una visione dello Stretto totale e totalizzante. Lo scorso anno, invece, la mostra di arte contemporanea Station to Station ha fatto dialogare non solo le città, ma anche le due stazioni gemelle progettate, dopo il terremoto del 1908, dall’architetto futurista Angiolo Mazzoni. Con la Biennale dello Stretto, quindi, continua un importante dialogo, un progetto comune in grado di rafforzare le potenzialità turistiche di due città “sorelle”.

In evidenza opera dell’artista Lino Budano dedicata allo Stretto.

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