Il neo-sindaco metropolitano facente funzioni: continuità rispetto al programma perseguito fin qui, il Pd non ha motivo di volere il ritorno al voto
REGGIO CALABRIA – Debutto in grandissimo stile per Carmelo Versace. Eletto consigliere comunale per la lista civica Innamorarsi di Reggio e poi metropolitano, a 42 anni – compiuti il 25 luglio scorso –l’esponente di Azione, complici le disavventure giudiziarie di Giuseppe Falcomatà, è il nuovo “numero 1” a Palazzo Alvaro…
Solidarietà. E sulla Severino…
Versace, cosa pensa di quanto è capitato al sindaco metropolitano oggi sospeso, in sede giudiziaria e no?
«Intanto, massima solidarietà al sindaco metropolitano e a tutti gli amministratori sospesi a seguito della condanna in primo grado di giudizio. L’ipotesi di reato più pesante, quella di falso, è peraltro caduta completamente, con l’assoluzione per tutti gli imputati rispetto a questa fattispecie. Ma sono ben certo che Falcomatà e gli altri amministratori condannati in prima istanza avranno modo ampiamente di far valere le proprie buone ragioni. Sul piano istituzionale, poi, è arrivata la sospensione a causa di un provvedimento, la “legge Severino”, che a livello nazionale è profondamente in discussione ormai da tempo. Personalmente spero in una sua marcata revisione, e in un’ampia correzione anche di altri istituti legislativi, penso ad esempio allo scioglimento per infiltrazioni mafiose dei Comuni visto che appena ieri sono stato ad Africo per la prima seduta del nuovo Consiglio comunale, dopo che l’Assemblea immediatamente precedente aveva subìto questo destino. Le finalità di queste leggi sono sicuramente nobili; i dispositivi normativi, in concreto, hanno dimostrato però ampie falle che vanno suturate al più presto».
«Il Pd? Non c’è motivo per tornare alle urne, appena un anno dopo»
D’accordo, ma se il Pd staccasse la spina? Perfino tra gli oppositori c’è chi, come il consigliere metropolitano di minoranza Michele Conia, invita alla responsabilità, visti i fondi del Pnrr in arrivo…
«Non vedo per quale ragione il Partito democratico dovrebbe adottare una scelta del genere: è il cardine della maggioranza che sostiene l’Amministrazione sia al Comune sia alla Città metropolitana, e l’azione amministrativa proseguirà nel solco di quella già in corso… Francamente, non vedo alcun motivo per cui debba concludersi e per il quale occorra tornare al voto; oltretutto, a un anno appena dalle Amministrative. Altra questione è che il Pd ponga delle domande: nelle giuste sedi si sta discutendo, vedrete che nel giro di pochi giorni proprio il Partito democratico fornirà alla città le risposte per le quali c’è, ovviamente, grande attesa. Ho sentito il consigliere Conia, sono al corrente della sua posizione che mi pare improntata a realismo e a un grande buon senso: siamo di fronte a occasioni importantissime per il nostro territorio e per la nostra gente, che debbono assolutamente coglierle».
Continuità? «Non vedo il problema»
Già. Ma gli strali del Pd? E la pedissequa continuità professata dal vicesindaco della città, Paolo Brunetti? Lei e Brunetti vi sentite o no le controfigure politico-amministrative di Falcomatà?
«Del Pd ho già detto. E mi sembra peraltro del tutto naturale che eserciti una funzione anche critica, specie in una fase come questa… Io e Paolo? Siamo innanzitutto due consiglieri comunali, io anche metropolitano, al servizio della città. In quest’àmbito, continueremo certamente a collaborare nell’ottica d’attuare le linee programmatiche che fino a oggi già abbiamo contribuito a portare avanti… Non vedo dove stia il problema».
Azione esulta. E cresce
Non sarà diventato sindaco di Roma ma sarà contento, Carlo Calenda, di poter contare su un sindaco metropolitano facente funzioni…
«Diciamo intanto che la sua vicinanza Calenda l’aveva già dimostrata durante la recente campagna elettorale per le Comunali, con la presenza del senatore Matteo Richetti al fianco di Falcomatà, poi riconfermato… Dopodiché, assolutamente sì: è tutto il partito nazionale a essere felice di quest’incarico che mi è stato assegnato. Ma lasciatemi anche dire che Azione è molto molto “in palla” anche per il rapido, crescente numero d’adesioni in Calabria e fuori, che così velocemente l’ha trasformato da un movimento a un vero partito ben presente in tutto il Paese».