I "lordazzi" non finiscono mai. E, quanto alla zona Sud della città, in via Ravagnese Salita Aeorporto sono di casa: basta dare un occhio a certe baracche
I lordazzi non finiscono mai. È una sorta di specie umana inestinguibile, più si gira per Reggio Calabria più è facile rendersene conto…
Siamo in via Ravagnese Salita Aeorporto. Una strada ampia, a tratti anche guarnita da locali molto alla moda e frequentatissimi da i giovani E percorrendola in direzione Sud-Nord, dall’Aeroporto si arriva all’inizio di via Sbarre Centrali, dove si trovano altri pub d’uguale matrice.
Nonostante tutto questo, lo scempio è il padrone assoluto.
Basti guardare giù dal ponte: discarica a cielo aperto. Pneumatici, elettrodomestici, schifezze d’ogni sorta. Mastelli per la raccolta differenziata evidentemente rotti o inutilizzati.
Anche interi stendini per la biancheria, catapultati giù; vecchi bancali da supermarket. E poi scaffalature, pezzi di letti, tubature, metri e metri quadri di spezzoni di muri coi relativi calcinacci.
La baracca adibita a deposito illegale di rifiuti
E nelle immediate vicinanze, se possibile è ancòra peggio. Una casa – una vecchia bicocca, in realtà – è utilizzata, come altre in giro per la città, come indebito ripostiglio stipato di rifiuti d’ogni tipo.
Sedie di plastica scassate, pneumatici, cassette per la frutta in plastica. Ma pure vecchissimi cestelli della lavatrice o sacchi (vuoti) di cemento.
Però continuiamo a dire delle ambizioni turistiche di Reggio Calabria, eh; tanto, l’importante è girarsi dall’altra parte quando si vedono scempi macroscopici di questo tipo.