Reggio. Nuova intimidazione a Bentivoglio, imprenditore sotto scorta, incendiato capannone

Reggio. Nuova intimidazione a Bentivoglio, imprenditore sotto scorta, incendiato capannone

Dario Rondinella

Reggio. Nuova intimidazione a Bentivoglio, imprenditore sotto scorta, incendiato capannone

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venerdì 25 Ottobre 2024 - 14:28

Nei giorni scorsi, ignoti hanno appiccato un incendio in un deposito di mezzi agricoli di sua proprietà

REGGIO CALABRIA – Tiberio Bentivoglio, noto testimone di giustizia e imprenditore di Reggio Calabria, ha subito un nuovo atto intimidatorio. Nei giorni scorsi, ignoti hanno appiccato un incendio in un deposito di mezzi agricoli di sua proprietà, nella frazione Ortì, a pochi chilometri da Reggio Calabria. Le fiamme hanno causato danni significativi ai mezzi agricoli custoditi nel deposito. L’imprenditore reggino, anni fa si rifiutò di piegarsi alle richieste di denaro della criminalità organizzata. Già nel 2011 fu vittima di un attentato, salvato solo grazie al caso: un proiettile indirizzato al suo cuore fu fermato dal marsupio che portava. Da allora, Bentivoglio ha vissuto sotto scorta, ma la sua protezione è stata messa in discussione di recente, con la decisione di sospenderla contro cui l’imprenditore ha fatto ricorso al Tar, che ancora non si è pronunciato.

LE REAZIONI

Molinaro: “appello al Prefetto di Reggio Calabria a mantenere la scorta a Tiberio Bentivoglio”

“E’un episodio che fa gelare il sangue la nuova ed ennesima intimidazione al testimone di giustizia Tiberio Bentivoglio a Reggio Calabria”. La dichiarazione del consigliere regionale, Pietro Molinaro Presidente della Commissione Consiliare antindrangheta. “L’incendio sicuramente doloso avvenuto nel suo frutteto ha distrutto un capannone e macchinari. Bentivoglio non può certamente lottare da solo dopo i ripetuti attentati anche alla sua incolumità che hanno messo in pericolo la sua famiglia. L’imprenditore nel corso degli anni, denunciando, ha dimostrato e testimoniato una volontà ferrea. Certamente quando si ha questo coraggio, si provocano crude sensazioni nella consapevolezza di essere nel mirino di un clan  ndranghetista. Oltre alla scontata solidarietà, faccio appello al sig. Prefetto di Reggio Calabria affinchè la scorta, che in questo caso non è sicuramente uno status symbol, che è stata revocata a livello nazionale possa essere mantenuta in Calabria dopo una valutazione dei rischi fatta dalle forze di polizia implementati da ulteriori elementi a disposizione del sig. Bentivoglio. Le mafie come si è visto in questo caso non dimenticano e la protezione non può avere una scadenza, non può essere un foglio di carta con un timbro”.

MINASI (LEGA): “ATTO GRAVISSIMO, BENTIVOGLIO SARA’ FINALMENTE AUDITO IN COMMISSIONE ANTIMAFIA”

“Mi sono più volte occupata del suo caso e, qualche mese fa, dopo la sua ennesima denuncia sulle condizioni di vita dei testimoni di giustizia come lui, in qualità di Senatore mi sono presa a cuore la sua situazione portandola in Commissione Parlamentare Antimafia, dove, nonostante le sue reiterate richieste, non era stato finora mai ascoltato.  Ebbene, sono riuscita – comunica ora la Senatrice – e ne sono molto felice, a far disporre finalmente la convocazione di Tiberio da parte della Commissione perché sia audito, cosa che avverrà proprio tra qualche giorno, il 29 ottobre.

Sono dunque particolarmente amareggiata – dice ancora – per la nuova intimidazione che ha subito nei giorni scorsi, avremo modo di parlarne nella sede parlamentare e cogliere le sue segnalazioni e il suo appello, facendo in modo che non cada nel vuoto.  Intanto – conclude Minasi – anche a lui e alla sua famiglia esprimo la mia più sincera solidarietà e vicinanza, per farli sentire, spero, meno soli”.

OCCHIUTO: “SOLIDARIETA’ A BENTIVOGLIO, LA CALABRIA RIPUDIA LA NDRANGHETA”

“Solidarietà a Tiberio Bentivoglio, testimone di giustizia, vittima di un’ennesima grave intimidazione.
La sua determinazione nell’affermare i principi della legalità sono una testimonianza di autentico coraggio e un esempio positivo anche per le istituzioni.
Auspico che lo Stato, in tutte le sue articolazioni, individui gli autori di queste azioni violente e metta in campo tutti gli strumenti possibili per tutelare Bentivoglio.
La Calabria che faticosamente sta cambiando volto, affrontando con rinnovato spirito le sfide del presente in ogni ambito della vita sociale ed economica, ripudia la ‘ndrangheta e ogni forza criminale che tenta di infangare l’immagine della nostra splendida Regione”.

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