Reggio, nuovamente il "pieno" di feretri al Cimitero centrale di Condera FOTO

Reggio, nuovamente il “pieno” di feretri al Cimitero centrale di Condera FOTO

Mario Meliado

Reggio, nuovamente il “pieno” di feretri al Cimitero centrale di Condera FOTO

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martedì 12 Aprile 2022 - 17:45

Oltre 30 bare in attesa per giorni tra chiesa e sale mortuarie. L'assessore al settore Albanese: sbloccati altri 98 loculi, presto tutto di nuovo normale

REGGIO CALABRIA – Fra la seconda settimana del gennaio scorso e la fine del mese, come probabilmente i lettori di Tempostretto ricorderanno, a Reggio Calabria era scoppiata una vera questione-bare.

Il fattaccio di gennaio 2022

Numerosi feretri, con picchi sopra le 60 unità, erano infatti rimasti per interminabili settimane “in bella vista”, accatastati fra la chiesta del Cimitero centrale di Condera e le morgue delle due ali (“vecchia” e “nuova”) del sito. Per pochi giorni e per poche unità, bare ospitate persino negli ampi tendoni blu forniti dalla Protezione civile nazionale per i casi d’emergenza ricollegabili alla pandemia…

Ma l’indignazione dei parenti delle persone decedute rimaste a lungo senza degna sepoltura, il pungolo dei media, l’opinione pubblica e soprattutto l’alacre operato dell’assessore comunale al settore Rocco Albanese consentirono di risolvere in tempi contenuti, almeno rispetto al momento dell’allarme.
Un alert che non aveva certo prodotto una grande ricaduta d’immagine per la città dello Stretto.

Palazzo San Giorgio però, si spiegò allora, era preso in una morsa.

Da un lato, la carenza di nuovi loculi, fin quando dei 390 in consegna nell’ala nuova del cimitero di Condera non ne vennero sbloccati 253. Dall’altro, l’impossibilità di procedere alle indispensabili estumulazioni dei feretri inumati da oltre trent’anni, a causa di un sequestro che inibiva parzialmente le aree interessate.

Il problema, avevano garantito gli amministratori dell’Ente locale, non tornerà mai più a dare noie rispetto a profili sacri come il culto dei defunti in modalità idonee e tempi adeguati.

I problemi tornano a galla…

Ma a distanza di tre mesi il cronista di Tempostretto ha ricevuto varie segnalazioni circa un presunto ritorno di fiamma della grave problematica. Più di un utente, in particolare, con noi ha lamentato il manifestarsi di questioni del tutto analoghe a quelle emerse nel gennaio scorso: un oceano di feretri in ogni angolino disponibile, il proprio “caro estinto” costretto ad attendere 10, anche 12 giorni per poter ottenere un sacello dignitoso.
…Così, stamattina siamo andati a vedere: tutto vero.

In un momento qualsiasi di una giornata qualsiasi, 7 bare in chiesa, 7 in una morgue, 6 nella sala mortuaria adiacente
E problemi enormi a inumare anche nelle cappelle di famiglia.

Il nodo-organici

L’assessore comunale al settore Rocco Albanese

…Tuttavia «in queste stesse ore l’Ente locale ha avuto l’autorizzazione per altri 98 loculi, che decurteranno in modo drastico le giacenze attuali.

Diverse bare – ammette l’assessore Albanese – effettivamente stazionano nei locali cimiteriali anche una decina di giorni: attualmente, ce n’è una trentina. Ma si tratta in prevalenza dei feretri destinati alle cappelle, dove occorre stipulare contratto negli uffici del Cedir: e lì più che altrove dobbiamo fare i conti con la micidiale carenza di personale».

L’assessore: a breve il ritorno alla normalità

Sono in servizio a queste finalità, rimarca Rocco Albanese, solo tre precari, ognuno per 15 ore settimanali: organici troppo sguarniti per non generare ritardi. Ma si sta operando per rimpolparli già a stretto giro – giurano a Palazzo San Giorgio – attraverso la mobilità.
Così

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