Adesso Presidente del Consiglio dei ministri e Guardasigilli potranno svolgere gli adempimenti previsti per la gara d'appalto e poi per l'avvio dei lavori
REGGIO CALABRIA – In Commissione consiliare “Assetto del territorio” (presidente, Peppe Sera) oggi pomeriggio è arrivato il “disco verde”: approvato il passaggio allo Stato per 99 anni del diritto di superficie quanto all’area su cui sorgerà il nuovo Palazzo di Giustizia.
«Si tratta di un passaggio estremamente importante sotto i profili politico e amministrativo – ha ricordato a margine dei lavori dell’organismo consiliare, il consigliere comunale delegato al nuovo Tribunale Carmelo Romeo -. Adesso possiamo procedere speditamente con il successivo passaggio in Consiglio comunale che avverrà già nella prossima seduta dell’assise cittadina, in programma questa settimana».
I passaggi precedenti
L’impegno dell’Amministrazione comunale sul punto, ha rammentato Romeo, nascono da lontano: il sindaco – oggi sospeso – Giuseppe Falcomatà volle fortemente «il coinvolgimento del Ministero proprio con l’obiettivo di restituire nuove certezze e impulso alla fase di completamento dei lavori di un’opera che si rischiava restasse una grande incompiuta».
Lavoro proseguito col medesimo rigore anche col sindaco facente funzioni Paolo Brunetti, ha aggiunto il consigliere delegato, e concretizzatosi quest’anno «con la firma del protocollo d’intesa tra Comune e Ministero della Giustizia alla presenza qui a Reggio Calabria della stessa ministra Marta Cartabia».
Le novità all’orizzonte
Con l’approvazione della delibera in commissione, «che di fatto concede allo Stato il diritto di superficie per la durata di 99 anni», e il successivo passaggio in Consiglio «la Presidenza del Consiglio dei ministri e il Ministero della Giustizia potranno finalmente dare seguito a quelli che sono gli adempimenti previsti per quel che riguarda la gestione della gara d’appalto e, successivamente, l’avvio effettivo dei lavori».
Nonostante l’Amministrazione comunale abbia dunque perfezionato tutti i passaggi che le competono direttamente, non calerà la sua attenzione rispetto all’opera: «Continueremo a seguire con la stessa attenzione di sempre l’andamento dell’intero iter burocratico, nel quadro di una proficua sinergia e reciproca collaborazione che sta vedendo impegnati efficacemente, ormai da mesi, gli uffici comunali e quelli del Ministero della Giustizia», fa sapere Carmelo Romeo.